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Sarò un folle visionario, ma è anche in dischi come ‘Doron Sountracks’ degli italiani Noxia che il sottoscritto individua certe opportune vie di fuga per la musica artistica. Con una formazione piuttosto estesa ed un arsenale strumentistico che fa incontrare il passato col futuro, i nostri ci propongono quasi un’ora di avvincenti commistioni musicali. World music, elettronica di stampo trip hop, rock progressivo, sporadici accenni metal prog mai invadenti, il tutto orchestrato da un’ottima verve compositiva, da una produzione quasi impeccabile e, scendendo nel particolare, dalla performance di Maria Loscerbo, la quale riesce con la sua voce a tenere insieme un puzzle estremamente delicato. Meglio la prima parte, che scorre via piuttosto bene senza alcuna flessione, qualcosa da rivedere nella seconda, che al contrario evidenzia qualche lieve cedimento nelle molte parti soffuse. Niente di grave. L’opera è senz’altro ambiziosa, di difficile assimilazione, ma riuscitissima nel suo insieme e ad ogni ascolto rivela sempre nuovi orizzonti da scrutare. Dedicate quindi svariati ascolti. Per il prossimo album, una volta registrati i pochi difetti, sono sicuro che parleremo di un capolavoro. Intanto, bravi.