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Se quel combo potentissimo di nome tORQUEMADA mi aveva sorpreso con l’esordio ‘Tales from the bottle’, ora riesce ad impressionarmi con cinque tracce killer di un Ep con il nome più che adatto. Partono forti, partono potenti e trascinanti: Disaster è assolutamente esaltante, con quell’incedere fisico e muscolare. I tre riescono a mettere a punto ancora di più quella forma musicale stoner rock hard garage blues con stacchi adrenalinici e distorsioni da schiaffo in faccia. Provare a sentire The killer e No! per esserne certi: partono forti e arrivano ancora più forti, una voce che grida, poi parla, poi si erge sopra l’incandescenza musicale di una batteria che spinge (ma potrebbe spingere ancora di più con qualche accorgimento) e di un’accoppiata basso chitarra che crea un bel muro di suono ma che dimostrano anche di saper creare ritmi più blues d’attesa come nel finale della terza traccia. People è devastante, con quella strofa ben giocata sul basso e un ritornello che vagamente potrebbe ricordare qualcosa dei vecchi R.a.t.m. anche se le differenze sono molte e peculiari, così come i riferimenti stilistici. Chiude l’ottimo Ep una canzone che sottolinea ancora una volta la crescita del Torquemada, oramai gli spunti da sistemare diventano davvero pochi.