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Chiaramente agli Ilid piacciono i The Gathering, o forse non li hanno mai ascoltati ma la spaventosa somiglianza della voce di Natascia Pribac a quella della Santa Anneke è bastata a farmi accostare i nomi delle due band. Ovviamente non ci sono alle spalle anni di esperienze e il songwriting ne risente, rimanendo sempre in bilico tra buone intuizioni e momenti meno riusciti – o meglio semplicemente “mancanti” di quel pizzico di intuizione in più che avrebbe fatto la differenza. Molto bella l’iniziale Sacred, chiarissimi i riferimenti alla band olandese in Envenomation, una spruzzatina di tiro in più con The Grief, un po’ meno riuscita Encore, tutto sommato l’energia e l’immediatezza dei ritornelli sopperisce alla mancanza di un po’ di coraggio nelle soluzioni strumentali e nella caratterizzazione dei suoni, garantendo comunque una base solidissima da cui partire per costruire un futuro che dica qualcosa di importante con una maturità ed una sensibilità che va ben oltre – e siamo solo ad un promo! – alle ultime porcate nu-metalliche firmate Lacuna Coil. Auguri!