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Split 12’’ gustosissimo che affianca al progetto musicale dei fratelli Kinsella una promettente formazione campana – The Mantra Above the Spotless Melt Moon, ricordandoci che anche se il post-rock è ormai morto parecchie volte continua talvolta a subire riesumazioni ben riuscite. L’apertura è affidata all’act nostrano con due pezzi parecchio dinamici, concisi e poco inclini alle tipiche sbrodolature/crescendi che potremo facilmente immaginare: nervosi, cinematici e maniacali nella cura del suono, le trame chitarristiche continuamente arricchite da synth ben dosati e dalla voce della chitarrista Adriana Salomone, autrice di un ottimo lavoro sulla deliziosa Helder Pedro Moreira, garantiscono un ascolto fresco ed appagante. I compagni di split irlandesi occupano qualche minuto in più con altre due tracce relativamente più canoniche, dalla produzione secca e ariosa, rette da strutture piuttosto prevedibili e puntellate con inserti elettronici che cercano di spezzare l’andazzo un po’ troppo scontato del tutto. Seppur assolutamente non innovativi, per dieci minuti e rotti si lasciano ascoltare, così come molti altri gruppi del giro che su EP rendono di più semplicemente in virtù del minutaggio ridotto. Oltre al packaging splendido – a cura di Helder Pedro Moreira, una buona occasione per avere un assaggio delle capacità degli esordienti campani e un aggiornamento riguardo lo stato di salute stabile dei più affermati God Is an Astronaut.