Calibro 35 – Calibro 35

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Diciamocelo chiaro, andare a proporre colonne sonore dei film poliziotteschi italiani è un po’ come vendere dei crocefissi a un prete, sai già che piaceranno, ma il livello musicale qua è talmente alto che è impossibile non innamorarsi delle cover (e non solo) dei Calibro 35.
Il gruppo propone un vero e proprio poker d’assi agli strumenti: Gabrielli, Cavina, Martellotta e Rondanini non si limitano alla mera esecuzione dei brani di Morricone e compagnia bella, rielaborano le canzoni andando a rendere omaggio e a dare nuova vita a quelli che sono stati i migliori episodi funky nella storia della musica italiana, dimostrando questa passione quasi maniacale con gli inediti La polizia s’incazza e Notte in Bovisa capaci di non sfigurare per niente di fronte ai classici del passato.
Al di là dei discorsi artistici, della particolarità della proposta musicale, quello che però conta maggiormente è la bellezza del semplice ascolto di questi brani, sia nei momenti più concitati ed esplosivi come la lussureggiante Milano calibro9, sia in quelli più pacati come nella bellissima rilettura de L’appuntamento che chiude il disco.
A lasciarmi dei dubbi è solo come questo album stia venendo inserito a forza nel poco chiaro calderone “indie” italiano, mi basta pensare al fatto che ho sentito suonare il gruppo dal vivo durante il Miami festival. Non solo vedo ben pochi legami tra i Calibro 35 e questo cosiddetto panorama, ma penso che questa proposta possa ottenere riconoscimenti ben più ampi.
Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano, quello che importa è la musica, e quella proposta da questo gruppo è semplicemente bella oltre che interessante.