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‘Bonjour My Love’ degli El Cijo è una bellissima sorpresa. Ci trovi dentro di tutto ed ascoltandolo credi che sia suonato da una band dell’America più profonda ma invece leggendo le note scopri che il gruppo viene da Ancona, East Coast italiana, ed allora la confusione nella tua testa è tanta e non puoi far altro che ascoltare e ascoltare.
Folk, blues, jazz, country, un pizzico di musica da cameretta ed il gioco è fatto: sedici canzoni che più che canzoni sono bozzetti deliziosamente incompiuti, che hanno fascino proprio grazie alla loro precarietà, alla loro incompletezza che li fa sembrare assolutamente completi e compiuti. Roba diversa dal solito per struttura, attitudine e composizione, musica che davvero non ti aspetti di ascoltare nell’A.D 2009. Servono molta calma, tranquillità e capacità di saper provare certe sensazioni per poter prestare orecchio alla follia positiva di Every Woman, alle pacate atmosfere bucoliche di Old Man, al placido tappeto post-Wyattiano di An Island With No Ocean Around, all’ambient folk-Rhodes driven di Calamari in Frack, e solo la gente che ne sa e che capisce riesce ad entrare dentro alla così semplice e nello stesso tempo così complessa proposta musicale degli El Cijo. Una proposta musicale molto variegata che passa da un estremo all’altro senza soluzione di continuità, e che è una proposta forte proprio per questa caratteristica peculiare.
Ascoltando un disco del genere ci si lascia andare, si lascia viaggiare la mente verso altri luoghi, altri tempi, talmente lontano che poi tornare indietro diventa una faccenda parecchio complicata. Ed al giorno d’oggi, in un mondo fatto di proposte musicali usa e getta buone solo per una stagione o poco più, ottenere tutto questo non è cosa per niente facile. Dunque, applausi agli El Cijo.