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Spaziare dal tributo spudorato all’imitazione perfetta: si può fare conservando la propria credibilità? Difficile trovare una risposta che metta d’accordo tutti. Ecco perchè credo che i Northern Portrait siano destinati a far discutere. Mettete questo EP nello stereo e chiudete gli occhi: dopo cinque secondi scarsi vi troverete a pensare “The Smiths”. E quando parlo di imitazione perfetta, intendo proprio perfetta: come definire altrimenti la voce e la chitarra di In An Empty Hotel, la gemella di The Boy With A Thorn In His Side, giusto per citarne una?
In ogni caso, ci troviamo davanti a dei pezzi pop di ottima qualità. Una scrittura cristallina come pochi altri gruppi esordienti, un sound tremendamente familiare ed evocativo, un’atmosfera che si sposa perfettamente con quelle mattine di primavera che infondono serenità a tutti noi. Il problema è che, come già detto, tutto ha il sapore della cover, della reinterpretazione, della mancanza di originalità (anche se, a onor del vero, non si scivola mai dalle parti dello scimmiottamento). Bisogna lasciar decidere ai propri gusti, quindi: diciamo che se il pop anni 80 non fosse mai esistito, oggi i Northern Portrait sarebbero degli eroi. Troppo facile, dite?