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You Fail Me è un dato di fatto quanto il il suo assoluto stato di grazia, suo e di quella roba che oggi ruota intorno all’asse della musica estrema (Mastodon, Neurosis, Isis). You Fail Me ti strappa via la pelle per non cadere nel vuoto e ciò che muove le redini di tutto questo è ovviamente la disperazione: trentacinque minuti di hardcore/punk/grind/emoboh in cui ogni più piccola nota è suonata per lacerare dall’interno. Chi può resistere alla tentazione di sbirciare nell’inferno di un altro? Non un secondo Jane Doe anche se rimane l’approccio grind, ma un impatto emotivo devastante ugualmente (thousand miles\ forgetting\ anything\ everything\ wheels racing\ black cloud gaining ground\ engine roars\ rain pours down\the chase is on\my black cloud\gaining ground\three years spent\outrunning\my demon\and her ring\keep moving\with engine heart\and boiled blood\i will push on down\my wounded roads\i can outrun\i will outrun you all\horsepower hope\find me a home\in brand new arms\that won’t let go\racing on to my end), cesellato dentro i tecnicismi perfetti di Eagles Become Vultures, nella devastante furia noise della title track, nei manifesti post hardcore che sono Last Light e Hanging Moon, o nelle inquietanti atmosfere acustiche di In Her Shadow.
L’unica cosa che conta è riuscire a sanguinare. Non riuscirete a staccarvi facilmente.