Attitudine e Visual: Dai Mars Volta non ci si deve aspettare nessuna scenografia particolare. Nei vecchi concerti usavano mettere delle bandiere del Messico sugli amplificatori ma per questo tour il palco ospita solamente gli strumenti dei Mars Volta (chitarre, bassi, batteria e tastiera) e quelli del gruppo di supporto Le Butcherettes, nel quale milita lo stesso Omar Rodriguez-Lopez al basso. Se non le conoscete ve le consiglio vivamente! Direttamente dal Messico sono una vera e propria forza della natura che portano sul palco il loro rock al femminile.
Audio: Il cambio di location dall’Alcatraz ai Magazzini Generali si era pensato potesse creare qualche problema di “acustica”, ma a conti fatti ci possiamo ritenere soddisfatti, giusto qualche problema sul palco, a quanto sembrava, ma dall’altra parte del pit l’audio è rimasto abbastanza limpido e potente.
Setlist: Maggior risalto al nuovo album Noctourniquet, uscito a marzo. Gli estratti sono ben 10 su 13 regalandoci un nuova interpretazione rispetto al disco. Due chicche dal passato: The Widow (dal loro secondo album Frances The Mute) e Goliath (dal loro quarto album The Bedlam in Goliath). Caratteristica di questo tour sono le setlist che variano di data in data, niente a che vedere con i tour precedenti dove la setlist rimaneva praticamente invariata.
Momento migliore: I momenti emozionanti sono stati tanti, come le prime note di A fistful of Dollars di Ennio Morricone che annunciava la loro entrata in scena, oppure quando è iniziata In Absentia, canzone particolarmente amata dai fans di tutto il mondo. Se dobbiamo proprio scegliere un “momento migliore” è stato quando Cedric, il cantante della band, ha chiesto aiuto ai fans per cantare The Widow. Incredibile vedere e sentire il pubblico così coinvolto cantare insieme a lui.
Locura: Mi aspettavo che, durante il concerto de Le Butcherettes, la cantante Teri Gender Bender (famosa per le sue performance particolarmente distruttive sul palco) potesse fare il bis distruggendo qualsiasi cosa. invece, per fortuna (o sfortuna dato che siamo nella sezione Locura) ha pensato più alla musica e ha fatto “solo” del sano hardcore stage diving. Ma anche Cedric non si è fatto pregare. Soprattutto nella prima parte del concerto ha dato il meglio di sé ballando, scatenandosi e usando il microfono come se fosse un nastro da ginnasta.
Pubblico: All’inizio l’affluenza sembrava bassina, forse motivo vero dello spostamento di location, ma poi i Magazzini Generali si sono riempiti man mano che il concerto si avvicinava. Un pubblico diviso alla fine a metà, guardandomi intorno vedevo gente con lo sguardo fisso sul palco e gente, invece, che si lasciava andare ballando come forsennati.
Conclusione: Ammetto che avevo delle riserve su Le Butcherettes. Conoscendole da tempo avevo paura che il lato performativo del concerto superasse quello più importante (cioè la musica). Invece, con mia grande sorpresa sono riuscite a coinvolgermi e ad emozionarmi. Per quanto riguarda I Mars Volta posso dire solo una cosa: FINALMENTE! Era da circa tre anni che non venivano a trovarci e direi che ne è valsa la pena aspettare dato il grande spettacolo che hanno offerto. Il locale pieno fino all’orlo è stato trasformato, per circa un’ora e tre quarti, in un grande cuore pulsante. Tutti sul palco hanno dato il massimo facendosi trasportare come da una forza invisibile.
Un concerto che è davvero difficile da giudicare in modo freddo perché i Mars Volta sono un gruppo in continuo cambiamento e totalmente imprevedibili. Speriamo di non dover aspettare altri tre anni per tornare a fare un giro su Marte!