Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: (da 1 a 5) |
19 Marzo 2013 | K7 | brandtbrauerfrick.de | ![]() |
“Miami” più che un LP è un tour de force, ricco di tensione in crescendo costante, raramente seguita da un rilascio vero e proprio: una direzione alquanto differente da quella intrapresa con la “emotional body music” dei lavori precedenti. Se prima era possibile (semplicistico, certo, ma possibile) descrivere il suono dei Brandt Brauer Frick come “elettronica con gli strumenti acustici”, questa nuova creazione rifiuta categoricamente qualsiasi etichetta.
Nessun brano presenta una struttura definita, anzi, il trio tedesco sembra prendersi gioco delle formule tradizionali. Questo prevalere dell’inaspettato, insieme alla sapiente giustapposizione di sonorità via via più cupe, dona al disco la capacità di comunicare un disagio spasmodico, un senso di claustrofobia che permane per un po’ anche dopo l’ascolto.
Riuscire ad evocare sensazioni uniche è sicuramente un pregio per qualsiasi opera d’arte, tuttavia “Miami” non ci riesce senza risultare spesso frustrante, specie durante i primi ascolti; si tratta di un disco che va metabolizzato, ma si tratta di un’impresa in definitiva possibile per pochi eletti, mentre per tutti gli altri questa visita a Miami lascia prevalentemente ricordi amari.