Cut Hands – Madwoman (Ep)

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Immaginate una stirpe androide programmata in seno alla tribù Africana degli Zulù , focalizzate decine di arti in alluminio sfavillante percuotere gli strumenti in pelle dell’uomo, mentre impossessati da un Dio analogico sparano laser oculari verso il firmamento. William Bennett compone una danza per sciamani robotici, una cerimonia magica in quattro movimenti con il preciso compito di gettare un ponte immaginifico capace di far collidere tradizione e futurismo spinto. L’Afro-Noise con il piglio della techno ‘Madwoman‘, l’incontro fra Djembes e Ksings con il Roland Juno ‘Eat Them Like Bread‘; Passato e futuro in percussione ritualistico-futuristica.

Bennett, come un mistico post-industriale, predice il tutto consegnandolo in formato anonimo a quelli della Downwards Records, che dopo lo psicotico sabba di Nightsahde – DVA Damas –, aggiungono ulteriore qualità alla propria proposta annuale, candidandosi di fatto come etichetta dell’anno.
[schema type=”review” name=”Cut Hands – Madwoman (Ep)” author=”Alessandro Rossi” user_review=”5″ min_review=”1″ max_review=”5″ ]