Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: (da 1 a 5) |
22/04/2014 | crammed.be | tuxedomoon.co |
Eleganza come chiave della sensualità. È un concetto semplice, quasi intrinseco, ma talvolta non così lampante. Certo, è che chiaro lo fu nel 1971 per James Bidgood, alle prese con il cult “Pink Narcissus”, e chiaro lo è stato nel 2011 per i Tuxedomoon, che ne hanno rifatto la colonna sonora, incidendola finalmente su disco in occasione del Record Store Day. Band culto della scena new wave degli anni 80, i Tuxedomoon hanno la classe di chi sa reinventarsi pur rimanendo sempre fedele a se stesso. Classe, generata da una sfrenata passione per la cultura tutta, e non solo musicale: non sorprenda, dunque, che venga così spontaneo e naturale musicare la pellicola di James Bidgood.
Pink Narcissus non è una storia, è un sogno. Una finestra sul mondo onirico di un ragazzo e sulla sua fuga dal mondo reale verso un viaggio a tinte rosacee. Un percorso che lo porterà ad essere schiavo alla corte dell’imperatore, toreador dorato, ninfa dei boschi e odalisca dell’harem. Il disco si apre misteriosamente: ‘Nature’, emana quel calore melodico capace di rievocare umide notti estive, trovando la sua naturale prosecuzione nella successiva ‘Dorian’, così enigmatica e lasciva. Questo duo di brani iniziali, mette subito in chiaro l’intento dei nostri nel renderci partecipi in prima persona delle sensazioni, degli odori, e di tutta l’estetica che la storica pellicola emana.
Arma di seduzione di massa dalla prima traccia all’ultima, trova proprio a metà discorso l’apice dell’audacia e della sensualità: ‘Willie’ e poi ‘Hassidic Pizza’ attraggono in modo raffinato, senza mai eccedere, con un’ingenuità disarmante. Tutto a dimostrazione del fatto che non c’è assolutamente bisogno dell’esagerazione, del pacchiano per generare eccitazione; quanto piuttosto della consonanza dei sensi tutti, al gioire di armonica lussuria. Calza come un guanto sulle scene, senza mai prendere il sopravvento, accompagnando lo spettatore attraverso il sogno in modo garbato, gentile, adattando la musica all’immagine, cosicché l’atmosfera onirica si propaghi a tutti i sensi in modo ipnotico e totale. Una pellicola che è Arte, una colonna sonora che è Capolavoro. Tuxedomoon come Re Mida: ciò che toccano, diventa oro.