Trickfinger: l’ultima evoluzione elettronica di John Frusciante

L’ultimo capitolo dell’evoluzione elettronica del chitarrista John Frusciante (Red Hot Chili Peppers, The Mars Volta e altre collaborazioni) prende il nome di Trickfinger, progetto creato utilizzando classici hardware e sempiterni modelli acid. Il desiderio di Frusciante di cedere il controllo alle macchine gli ha paradossalmente permesso di registrare singolari elementi dance e di entrare in Acid Test con questa decisa virata dance-elettronica basata sull’utilizzo del synth 303.

Tutto è cominciato quando ho preso sul serio il mio sogno di fare musica elettronica e di essere il mio personale ingegnere del suono, 5 anni fa. Negli ultimi 10 anni ho suonato la chitarra usando un’ampia gamma di synth e basi campionate, cercando di emulare al meglio quello che sentivo. Scoprii che il linguaggio delle macchine ha forzato i musicisti a pensare e a scoprire un nuovo vocabolario musicale. Le varie forme di musica generata elettronicamente, con particolare riferimento agli ultimi 22 anni, ha introdotto nuovi principi ritmici, melodici e armonici. Mi piacerebbe imparare a riprodurre ciò che viene creato da altri, ma c’è sempre qualcosa che mi sfugge. I musicisti, in particolare quelli che si sono avvicinati al linguaggio delle macchine dai primi anni ’80 fino ad oggi, hanno chiaramente delle basi teoriche che io non posso aver appreso dal pop/rock, dal jazz o dalla musica classica. Le mani, relativamente al proprio strumento musicale, giustificano totalmente il perché un musicista fa quello che fa, e ho cominciato a sentire che in ambito pop/rock la mia mente veniva spesso sopraffatta dalle mie mani, e volevo assolutamente correggere questa cosa. Ero ossessionato da quel tipo di musica dove l’intelligenza delle macchine e l’intelligenza umana sembravano interagire vicendevolmente, ognuna espandendosi incorporando ciò che riceve dall’altra.

Nel 2007 ho cominciato a imparare a settare tutti gli strumenti comunemente associati alla Acid House e qualche altro hardware. Per circa 7 mesi non ho registrato niente. Poi ho cominciato a registrare, riproducendo circa 10 progetti sintetizzati da un piccolo mixer a un masterizzatore CD. Era Acid House sperimentale, le mie capacità di rocker non furono minimamente utilizzate. Persi interesse nel tradizionale modo di comporre, emozionandomi nello scoprire nuovi modi per creare musica. Mi sono circondato di macchine, programmandone una, settandone un’altra, godendomi questo affascinante processo dall’inizio alla fine. Ero così entusiasta di utilizzare numeri come fossero muscoli. Nozioni che in precedenza venivano applicate dal mio subconscio, ora mi erano familiari, grazie a teorie numeriche applicate al modo di pensare al ritmo, alla melodia e al suono.

Riassumendo, l’Acid è stato un ottimo punto di partenza per me, permettendomi gradualmente di combinare qualunque stile musicale volessi, come one man band”.
John Frusciante

Tracklist:
1. After Below
2. Before Above
3. Rainover
4. Sain
5. 85h
6. 4:30
7. 100mc4
8. Phurip