“Ciao amici, noi siamo i Fast Animals and Slow Kids e veniamo da Perugia”. E spacchiamo tutto anche al Monk Club di Roma. Questo è il biglietto da visita dei FASK e quando passano loro è il delirio totale. Sette tappe per questo ultimo tour, “Grand final”, con un nome che mantiene le promesse. Sold out per la tappa romana, con un pubblico carichissimo, pronto a scatenare l’inferno all’ordine del frontman.
“Calci in faccia”, “Il mare davanti”, “Odio suonare”, “Maria Antonietta” sono alcuni dei 14 pezzi suonati tutti di fila, tra salti sul palco e stage diving di Aimone sul pubblico, fino ad appendersi al soffitto del locale. Il pubblico poga, canta, fa anche stage diving non risparmiando un briciolo di energia nemmeno per gli altri 3 pezzi con cui la band saluta i suoi fan: “Troia”, “A cosa ci serve” e “Come reagire al presente”.
Con i FASK sul palco per questo ultimo tour anche Nicola Manzan dei Bologna violenta alla chitarra e al violino.
Ad aprire la band umbra sono stati i Sadside Project.