Bay Fest @ Igea Marina (Rimini) – 13/14/15 Agosto 2017

Terza edizione del festival estivo tutto dedicato al punk rock. Il Bay Fest si attesta come appuntamento irrinunciabile per gli amanti del genere grazie a tre giornate con line up di tutto rispetto.

Punk in tutte le sue declinazioni: dalle contaminazioni ska dei Less Than Jake – headliner della prima serata subito dopo  gli olandesi Undeclinable Ambuscade –, ai cesenati Lennon Kelly, dallo skate-core di Pennywise e Face to Face, fino alle contaminazioni hardcore degli Ignite – che portano sul palco anche l’attivismo dello Sea Shepherd: gli eco-pirati  impegnati da anni nella protezione delle specie selvatiche negli oceani del mondo.

Per il nostro paese in scena anche anche: Cattive Abitudini, Shandon – come tornare adolescenti in meno di 30 secondi, ricordate quel “Nice try” del 1998? –, Andead, 7Years, Linterno, Line Out e Vanilla Sky – di questi ultimi vi ricordate la cover di Umbrella di qualche secolo fa? ecco, strizzano sempre un po’ l’occhio al pop ma tutto sommato hanno saputo tener bene un palco così impegnativo.

Band rivelazione di questa tre giorni? sicuramente i Pears.

Il combo di New Orleans, alla seconda presenza in Italia, arriva come un pugno allo stomaco. I loro è un suono diretto, potente e il carisma del cantante Zach Quinn non fa altro che aumentarne l’impatto.

Non hanno deluso gli attesissimi Bad Religion che partono senza tanti preamboli sparando subito uno dei loro pezzi forti, American Jesus, tanto per chiarire che il prof Greg Graffin e compagni hanno ancora molto da dare sul palco. E infatti chiudono alla grande l’affollatissima seconda giornata del festival.

Il finale dell’ultimo giorno è affidato ad un altro grande nome della scena punk americana: i Rise Against che portano in scena uno show a tutti gli effetti: con proiezioni video e luci che vanno forse anche un po’ oltre lo spirito punk.

In generale quello che è emerso dall’atmosfera del festival, oltre alla tantissima sabbia – siamo praticamente in riva al mare ed ai concerti punk tendenzialmente la gente salta! –, è il sentore di un’organizzazione curata nei minimi particolari: il punk è un genere abbastanza trasversale, buono per ogni ogni età, infatti per quanto riguarda il pubblico mettiamo sugli scudi un paio di bimbi, di non più di 5 anni, dall’attitudine davvero incline al contesto – auguri ai loro genitori per il futuro.

Un evento dal respiro decisamente europeo, con pochi fronzoli ma tanta passione e un’offerta musicale di tutto rispetto in grado di dare spazio a grandi nomi della scena come a formazioni da scoprire e con molto da dire.