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La scena dark underground italiana sembra godere di ottima salute e “Frammenti di violenza controllata”, mini album autoprodotto dei romani Kardia uscito nel dicembre 2002, altro non fa che confermare questa mia impressione.
La band è composta dal singer Paolo Alvano (anche al basso), Daniele Franzé alle tastiere, Alessandro Emberti alla batteria e Pietro Capriotti alla chitarra. I quattro si ispirano apertamente a band di culto degli anni ’80 quali Bauhaus (per l’aggressività), Joy Division e soprattutto the Cure (per le melodie), uniti a influenze industriali teutoniche di matrice Rammstein, un mix capace di dar vita a un sound corposo ma allo stesso tempo profondamente suggestivo.
Il compito di aprire l’album, definito dai Kardia una sorta di «involontario concept album» spetta a “Kubo”, ottimo brano capace di riproporci le care vecchie sonorità dark wave ottantiane in chiave attualizzata e affatto banale. Ancora migliore “Nero”, un pezzo che potrebbe essere preso come il manifesto della musica di questi quattro ragazzi di Roma, capaci di proporci delicatissime melodie con una personalità davvero ottima; non a caso il brano è stato incluso nella compilation promozionale della Kick Promotion Agency, il primo volume di “Escape from the ghetto”, nella quale i nostri si segnalano fra i gruppi migliori in assoluto.
“Brucia!” alterna parti metalliche “à la Rammstein” con le già citate melodie in maniera efficace, dando vita a un pezzo davvero coinvolgente; le delicate note di “Trascendenza” mi hanno ricordato a tratti alcuni momenti del capolavoro “Disintegration” dei Cure riproposto in chiave più attuale. La criptica e sinistra “Nenia” mi è sembrata, per parole e musica, l’episodio migliore dell’intero demo, mentre la conclusiva “Ancora lontano”, con le sue ossessive e lugubri ritmiche di basso, rende omaggio ai vecchi Bauhaus, chiudendo in bellezza.
In definitiva, non posso che confermare la bontà di questo riuscito “Frammenti di violenza controllata”, a tratti forse un pò acerbo ma in ogni caso realizzato con cura e ottima personalità, sono convinto che già col prossimo capitolo la band capitolina riuscirà a fare un notevole passo in avanti.
La base di partenza è in ogni caso ottima e le premesse per un ottimo futuro ci sono tutte, questi ragazzi meritano tutto il nostro supporto.
Per ulteriori informazioni: Karida Homepage
Kick Agency Homepage