W.I.N.D. – Grovin' Trip

Acquista: Data di Uscita: Etichetta: Sito: Voto:

Che la musica italiana non è solo pop di terza categoria e metal lo sappiamo, nel nostro paese, oltre ovviamente alla grande scuola dei cantautori, esiste tutta una serie di ottime band che suonano i generi più disparati. Nel particolare la scena blues italiana è piuttosto attiva e ricca di realtà interessanti. Però mai avrei pensato che dall’Italia potesse nascere un power trio come gli W.I.N.D. Quella del power trio è una formula tipicamente americana e inglese e si vanta di indiscussi maestri come la Hendrix Experience e i Cream e , in tempi più recenti, dei favolosi Gov’t Mule. Da noi questo genere di sound fatto di lunghe jam strumentali e un elaborato e fantasioso mix di rock, blues e psichedelica non ha mai sfondato ( a livello di band non di ascolti ovviamente) forse a causa dei grossi problemi che le band ,che vogliono suonare qualcosa di diverso dal pop radiofonico, trovano nel ritagliarsi uno spazio per suonare dal vivo e per incidere dischi. Questo genere di musica vede proprio nella esibizione live la sua massima espressione e ovviamente un gruppo ha bisogno di suonare molto per poter crescere e maturare. Gli W.I.N.D ci sono riusciti e questo “Grovin’ Trip” ne è la conferma. Il disco è composto da 9 brani parte live e parte in studio.
Per l’occasione i nostri 3 italici, Fabio Drusin (voce basso, armonica), Jimi Barbiani (chitarra) e Sandro Benich (batteria) sono accompagnati (nei brani dal vivo) dal grande Johnny Neel (tastiere e Voce) già membro di band storiche del genere come ABB e Gov’t Mule. Ovviamente la presenza di un personaggio come Johnny ha un peso notevole nella riuscita del disco ma i nostri dimostrano , soprattutto nei brani in studio, di essere ormai una band solida ed efficace; una band matura che ha trovato il suo sound e che non si limita a copiare i mostri sacri di cui sopra. Drusin e Benich sono una sezione ritmica di grande livello, forte e potente, perfetta per sostenere la chitarra di Barbiani il quale si dimostra un chitarrista davvero “efficace”,abile sia quando deve prendere in mano le redini del gruppo ( in un power trio l’apporto della chitarra solista è fondamentale ricordiamocelo) lanciandosi in lunghi assolo, sia quando si mette al servizio del gruppo creando un sound “grasso” , “unto” e “pastoso” come nella miglior tradizione sudista. Tutti questi elementi assieme danno vita a “Grovin Trip” un disco che nonostante la sua lunga durata (oltre 78 minuti) risulta godibilissimo e non annoia mai. Giocoforza, visto il genere , le song che più colpiscono sono quelle dal vivo con su tutte una straordinaria versione di oltre 13 minuti di “Whipping Post”: Neel ci mette il suo celebre Hammond e arricchisce la song con alcune parti vocali sfoderando la sua ugola al vetriolo. Ma la maggior parte del peso del brano è sulle spalle degli W.I.N.D. con Drusin prima voce. I nostri se la cavano alla grande offrendo una jam straordinaria con assoli continui, cambi di tempo e tutto quello che rende unico questo genere di brani. Splendida ed emozionante anche “Boogie Man”, con un intro di chitarra che ricorda i primi ZZ Top; come per la quasi totalità delle song live Drusin e Neel si dividono le parti vocali dando vita a dei travolgenti duetti mentre Jimi ci mette del suo sfoderando assoli ficcanti e mai banali. Ma se come abbiamo visto dal visto dal vivo i nostri sono una vera macchina da guerra anche in studio gli W.I.N.D dimostrano di avere raggiunto una notevole maturità. Canzoni come “Lucky Man” non se le possono permettere tutti: grande tiro riff duri e potenti e grinta da vendere. Bravi! Lascio per ultima la song che più mi ha entusiasmato vale a dire “Trieste Wind” una super jam a base di blues psichedelico di oltre 14 minuti in cui i nostri danno libero sfogo a tutta la loro creatività. Ma non è finita, “Grovin Trip” offre altro, molto altro, come la terremotante “One In a Million” o la sulfurea e luciferina “Why Me” un brano che sembra provenire direttamente da qualche fumosa palude del sud degli USA.
“Grovin’ Trip” è un disco ottimo, muscoloso e trascinante che ci fa conoscere un power trio nostrano davvero degno di questo nome. Gli W.I.ND. sono una band granitica e potente ma soprattutto non si limitano a scimmiottare i maestri made in USA (difetto comune alla maggior parte dei gruppi rock blues italiani) ma offrono un suono personale e difficilmente si ha la sensazione di deja vù. Certo i difetti non mancano e di spazio per migliorare ce ne è ancora molto ( ad esempio sarebbe interessante se in futuro le parti di armonica avessero un peso maggiore) ma credo che in questo caso sia più opportuno segnalare i pregi , e sono tanti, di un disco che non ha nulla da invidiare alle produzioni americane. Bravi, bravi, bravi!!!