Yeah Yeah Yeahs – Show Your Bones

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Scordatevi la sfacciataggine pepata, la spavalderia eccitata ed eccitante, la divertente strafottenza di qualche anno fa. Gli Yeah Yeah Yeahs sono tornati con la decisione di indossare un altro vestito. Sono cresciuti, si dice in questi casi, sono maturati e hanno capito che era necessario guardarsi dentro. Ma non è proprio così.
“Gold lion” è buon inizio, ha una chitarra semplice semplice che ti rimane in testa subito. Quello che ci si aspetta dopo questa sorta di decollo è un’ascesa costante di brano in brano. Invece si rimane lì così, a qualche decina di metri dal suolo, rischiando di scendere anche più in basso. Il confronto con ‘Fever to tell’ è impietoso, visto che là si partecipava ad un’ascesa verticale sin dal principio.
Un disco meno immediato, si dice in questi casi. La realtà è che, anche a seguito di numerosi e reiterati ascolti, si deve ammettere che è semplicemente e terribilmente un disco meno bello. Musicalmente meno rock’n’punk e più rock dark ballad, ma non è strettamente un problema di genere. Ciò di cui mi stupisco è che il trio non ha più il tiro (scusate il gioco di parole) dei vecchi tempi, che di vecchio hanno poco in realtà: lei, Karen O, rimane un punto fermo sebbene un po’ meno briosa, una sorta di grandissima atleta stanca alla meta; la batteria di Brian Chase, una volta eccezionale e trascinante, ora non riesce ad essere all’altezza della fama; le chitarre di Nick Zinner erano sempre travolgenti, ora tentano di avvolgere ma con poca presa (“The sweets”). Tutto questo confluisce in pezzi non convincenti e un po’ pretenziosi come il trittico “Fancy” – “Phenomena” – “Honeybear”. Invece “Mysteries” è un pezzo di infima qualità e su questo non riesco a sorvolare, e allora mi chiedo cosa è successo, mi chiedo se sono stati sopravvalutati, mi chiedo se comprerò il loro prossimo disco. Certo, “Way out” e “Dudley” sono carine, “Cheated hearts” è forse la migliore canzone del disco (e guarda caso quella più ‘Fever to tell’-style) ma non basta.
Un disco che nelle aspettative doveva risultare fantastico. E invece…