Chris Leo's Vague Angels: Folli, fenomeni ed evoluzioni

Cosa ci fa un buon numero di pubblico ad un concerto che propone musica di nicchia in una serata infrasettimanale? Un buon inizio. E davvero non poteva cominciare meglio questa nuova stagione di concerti disorderdrama. Ad aprire la serata ci pensano i newyorkesi The Good Good, un trio post-punk che è riuscito a conquistarmi per la forza della loro musica che non porta la band a sacrificare le buone idee che vanno a impreziosire la loro performance. Un basso perfetto, una batteria istrionica nel suo miscuglio tra parti classiche e elettroniche e una cantante polistrumentista che dava il meglio con clarino e tastiere, capace di stupire nei giochi di effetti tra chitarra e megafoni. Le loro canzoni scivolano bene sul pubblico grazie anche ai cori che vanno a comporre lo scarno cantato. Sempre da New York arrivano i Japanther, un duo basso-batteria totalmente anomalo nonostante la proposta sia puramente punk. Due cornette telefoniche come microfoni e tantissima grinta. Alla buona prestazione del bassista e a quella strabordante del batterista totalmente invasato vanno ad aggiungersi basi preregistrate su una musicassetta che ripropongono gli stacchetti del disco, tra muta recitazione e inaspettati momenti tamarri. Un set divertentissimo e coinvolgente, bello da vedere ma anche da sentire. A chiudere la serata ci pensa un vero e proprio guru della scena indipendente mondiale, che tantissima buona musica ha dato con i suoi Van Pelt, e continua a dare con i suoi Vague Angels. Chris Leo alla voce, due chitarre acustiche e Michele dei La quiete alla batteria in una insolita veste tranquilla (e ammetto che ogni tanto, nonostante l'ottima prova data, sembrava un po' spaesato) per ammaliare totalmente il pubblico presente con bellissime canzoni di emozionante rock acustico, grazie anche a un clima splendido che è andato a crearsi subito tra i musicisti e chi ascoltava. Partendo dalle vecchie canzoni dei Van Pelt il concerto va poi a toccare le nuove composizioni spiazzando e estasiando il pubblico presente per un'ora buona di melodie che vanno a dimostrare ancora una volta le impressionante capacità di questo fenomenale musicista.

Foto di Anna Positano