Cat5 – Cat5

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L’electropop che viene dal gelo è troppo… freddo. Bionde, giovanissime, fisico da modelle a atteggiamenti molto saffici. Quanto basta per scaricarsi, se non il cd, almeno il booklet.
Il duo di Stoccolma propone un disco che punta tanto al dancefloor quanto alla classifica, ma sfortunatamente non centra nessuno dei due obiettivi. Il “revival” che regna su tutto il disco non convince, e più che una moderna rilettura o un recupero, il disco somiglia più a un vecchio vinile datato anni ’80 caduto per sbaglio da uno scatolone mentre si metteva a posto la soffitta. Synth moderni dai suoni vecchi, batterie programmata al mac, beat che adocchiano a suoni glitch, le algide e platinate bionde hanno nel cuore Annie e nella testa l’ultima Kylie Minogue, ma “strumenti” alla mano si “incartocciano” in melodie troppo spicciole, che non hanno nè quel guizzo di semplice genialità (il riff di voce alla Kylie per intenderci) per riuscire a conquistare, nè quell mood tipico adatto per un dj set. Suonano, ma sembra suonino per finta, come un karaoke su una base di una korg.
E allora, ascolto dopo ascolto, più che dai beat glitch si viene colpiti dai testi… ma quanto sono ridicoli!? A parte che titoli come “I want you”, “drop the bomb” e soprattutto “Dansa comigo” non li usano più manco i Righeira, come si fa a cantare “Are you sexy for my jeans / I have to take them off / before you put your hands on my ass”? Ma chi sei? Sabrina Salerno?
Resta un po’ l’amaro in bocca perchè si ha la sensazione che le due “gattine” qualche cosa di buono la potrebbero anche fare (… ehm ehm… ), ma come si suol dire in questi casi “c’è ancora tempo per crescere”.