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E il grattar la faccia m’è dolce il questa carta vetrata. L’avevano detto gli Xiu Xiu che il loro nuovo disco sarebbe stato pop, e così è: il duo americano propone la sua solita miscela rendendola però dolcissima. ‘The Air Force’ è semplicemente un disco di canzoni, di belle canzoni, suonato però da questi due oscuri personaggi che ormai da tanto tempo affascinano un buon numero di orecchie in giro per il mondo.
Aperto dal tenue pianoforte di “Buzz saw”, che diventa in fretta un dolce urlo animale, questo album vive nei suoi passaggi più depressoidi come la struggente “Watermelon vs the pineapple”, dominata da sonorità quasi aliene rispetto alla canzone che vanno ad accompagnare; ma il lavoro spicca anche nei momenti più attivi come in “Volture piano” che sembra riportare sui livelli di genialità raggiunti nel passato quelle idee interessanti che uscivano ogni tanto dal bello ma piatto ‘La Foret’.
Splendida nella sua innocenza “Hello from eau claire” con una Caralee sempre più a suo agio al microfono per questa canzone che sembra il gioco di un bambino dispettoso. Apice del disco “Save me save me”, orecchiabile e precisissima senza perdere una virgola dello stile che ha reso grandi gli Xiu Xiu. Riesce quasi ad essere piacevole l’ostica conclusione di “Wig master”, in bilico tra inascoltabilità e la gioia degli archi.
Un disco veramente notevole, sia nelle intenzioni che nel risultato, undici canzoni belle da ascoltare, e non è mai stato così piacevole rotolarsi nel fango che questa band cerca da sempre di far uscire dagli strumenti, come un disco pop inciso da assassini, come un calcio preso con un sorriso.