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Un po’ come un Batman della musica elettronica Jimmy Tamborello si veste di scuro e incide un disco veramente unico.
‘Life Is Full Of Possibilities’ è un album cupo, opprimente, faticoso, ma splendido in praticamente tutte le sue canzoni e sorprendente nella sua capacità di essere sempre soddisfacente nonostante il suono sia molto scarno.
Già dall’inizio di “Umbrella” si cade in un vortice lugubre, come un vagone della metropolitana che ti fa scorgere per veloci istanti le viscere di una città ma che non ti permette di concentrare l’attenzione su un particolare che già devi portarla a quello successivo. “Anywhere anyone” è un grido d’amore che nasce dallo stomaco, fortissimo nel suo sussurro; “Fear of corners”, adagiata sull’ossessivo giro di basso-batteria, è un capolavoro di inquietudine e uso dei rumori per rendere una canzone in forma ripetitiva mai uguale nella sua sostanza; “Fireworks” sembra uno dei lavori migliori dei primissimi Daft Punk, come se uscisse da una sala dove nessuno balla ma si limita a fumare sigarette su divani sfondati; “(This is) The dream of Evan and Chan” è una melodia che ti entra in testa e che difficilmente l’abbandona. Un album incredibile di malinconica elettronica metropolitana, un neon rotto che lampeggia in un vicolo lercio, un’opera brillante nella sua oscurità.