Espers – II

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Attendevo con una certa ansia questo secondo album degli ottimi Espers, il terzo se si considera la raccolta di covers ‘The Weed Tree’. Intitolato semplicemente ‘II’. il disco è composto essenzialmente da ballate acid folk decisamente sognanti e fortemente sbilanciate sul lato psichdelico, anche se in più di una occasione emerge un gusto quasi progressivo, vicino per stile e contenuti alle memorabili gesta dei leggendari Mellow Candle. Da incorniciare l’iniziale “Dead queen”, un folk psichedelico farcito da chitarre acustiche, violini e dalla splendida voce di Meg Baird, mentre la successiva “Windows Weed” si lascia apprezzare per i toni spacey e fortemente acidi, in un immaginario quanto felice sodalizio stilistico tra i nostri e i pazzoidi 35007. Il resto del disco rimane in un’orbita piuttosto vicina alle imprese gloriose dei Fairport Convention e della Incredibile String Band, ma non si rinuncia a evidenziare spunti melodici e compositivi che denotano la tipica personalità della grande band, nonché a perdersi piacevolmente tra ampi spazi pastoral-strumentali dalla notevole carica immaginifica. Chiude questo splendido album il freak folk di “Moon Occults the sun”, l’ennesimo capolavoro di un disco che non avrebbe sfigurato trenta anni fa e che oggi spazza via i vari Devendra et similia.