Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: |
Okay, nome d’arte del musicista americano Marty Anderson, è uno strambo artista dalla voce sgraziata ma splendida, capace di metterla al servizio di un vero e proprio gioiellino pop.
‘Low road’ è un album dai suoni avvolgenti, delicati, come un piatto di nouvelle cuisine cucinato però da uno strano musicista, che nonostante sia segnato da una brutta malattia riesce comunque a unire la sua particolarissima voce malinconica a una musica piena di suoni solari.
Tra morbide note di chitarra e suoni sintetizzati pieni di gioia questo disco è come un assaggio di primavera per l’inizio dell’inverno: “Holy war” è una ballata ovattata dai suoni splendidi incredibilmente orecchiabile; “Raplace” è un piacevole indie-folk con un gradevole un retrogusto bucolico; un cinguettio di uccellini apre lo splendido finale di “Bullseye”, un brano che culla l’ascoltatore con grande delicatezza e grazia.
La particolarità di questo album sta nella sua semplicità, nella leggerezza dei suoni, nella capacità di addomesticare subito l’orecchio dell’ascoltatore nonostante la stranezza della voce stridente di Anderson.
In definitiva questo ‘Low road’ è un ascolto piacevole, originale, con ottimi spunti, ma che più che altro permette di conoscere un bravissimo artista e la sua sensibilità.