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Tranquilli, questa volta non vi siete sbagliati: se avete comprato il cd dei Trespass stando alla bellissima front cover, allora avete avuto un buon intuito, poichè il contenuto musicale è ottimo almeno quanto la copertina. Questo gruppo israeliano ha infatti confezionato un capolavoro di rock sinfonico, retrò quanto volete ma maledettamente bello. ‘Morning lights’, questo il titolo dell’album, è un’ opera pesantemente incentrata sulle tastiere del talentuoso Gil Stein, il quale si destreggia con buonissimi risultati anche con le vocals. Non lontanissimi dagli insegnamenti dei migliori Emerson Lake & Palmer, i nostri aggiungono una buona dose di Genesis style (visto il nome del gruppo era praticamente ovvio) e qualche suggestione Yes, senza cadere nel plagio. Il piatto forte del disco è naturalmente rappresentato dalla lunga suite che da il titolo all’album, oltre ventuno minuti di tipico rock sinfonico e gusto neoclassico, con tutti i tipici ingredienti del genere al gran completo e con in più un suono adeguatamente vintage, lontano dunque dalle stucchevoli iper produzioni contemporanee. Vado a segnalare anche “Vivaldish”, una bella rilettura in chiave prog del “Concerto per violino in La minore” di Antonio Vivaldi. Considerata la grande qualità espressa e il non trascurabile fatto che siamo ormai agli sgoccioli di questo (musicalmente) buon 2006, mi sento di poter affermare con una certa tranquillità che per quest’anno difficilmente ascolterete un cd di rock sinfonico migliore di questo sorprendente ‘Morning Lights’.