Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: |
Non sente dolore AFD2.3 (androide con funzioni domestiche modello 2.3) mentre sbatte per l’ennesima volta contro un muro, non tanto a causa del suo copro metallico, ancora meno a causa dell’enorme quantità di pessimo olio che ha ingurgitato quella sera, quanto perché la sua mente è altrove, ancora ai giorni in cui aveva una famiglia, prima che il nuovo AFD8.4 prendesse il suo posto in casa, dopo dodici anni di onorato ed impeccabile servizio.
“Fottuta scatola fluttuante!”, pensa con rabbia AFD2.3 scalciando un barattolo e perdendo l’equilibrio fino a cadere per terra. Mentre si rialza ricorda l’ultimo giorno di vecchia vita, quando il suo padrone gli ha chiesto di accompagnarlo a fare la spesa. Il ritornare a sentirsi utile l’aveva distratto dalla lunghezza del viaggio in macchina fino ad un remoto supermercato mai visto prima. Il ricordo va all’ultima immagine, mentre metteva i sacchetti nel bagagliaio “Affi – così lo chiamavano in famiglia – ho dimenticato il latte, andresti a prenderlo mentre finisco di caricare la roba?”. Quando uscì dal negozio la macchina non c’era più e la strada di casa era sconosciuta. Rimase per giorni in quel parcheggio, finché il latte non diventò cagliato, e allora capì di essere solo.
Così dopo due anni passati tra barboni e vagabondi, con la ruggine che sotto lo sporco macchiava la corazza bianca e azzurra che gli dava la sua forma umanoide, AFD2.3 si dirigeva cigolando verso il ponte, per far finire tutto quel nulla nelle fredde acqua marroni del fiume.
Gli Hawaii8 sembra che riescano a seguire AFD2.3 nella sua lenta camminata rumorosa, registrando ogni suono che questo patetico essere di latta produce per poi metterlo in questo ‘Ss on gs’, nove tracce di malinconica poesia sintetica.
La musica degli Hawaii8 è composta da distruzioni sonore che agiscono in maniera circospetta, con calma e freddezza, portando a una decostruzione delle note spiazzante più che alienante come ci si aspetterebbe, in una mancanza di melodia che riesce ad essere piacevole grazie alla dolce leggerezza dei suoni.
L’essenzialità dell’elettronica del disco lascia all’ascoltatore capace di apprezzare un album abbastanza difficile la possibilità di aggiungerci l’immaginazione, che si tratti della lenta camminata di un granchio verso il mare , di un anonimo viaggio nella nebbia o dell’ultimo tratto di strada di un triste rottame robotico.