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Diciamolo subito: un Ep autoprodotto che spacca il culo. Scusate il francesismo ma stavolta ci voleva. E ne sono pienamente convinto, questi giovani cagliaritani ci sanno fare: rischiano la pelle plasmando materia incandescente. Ma non è solo la potenza dei loro brani ad affascinarmi, ma come questa sia al servizio di un’atmosfera a forti tinte: macinano riff come ingranaggi enormi distruggerebbero le vostre misere utilitarie e poi la loro angoscia ti entra dentro come una malattia che ti spinge a gridare, a muoverti, a correre nelle strade senza sapere dove stai andando. Le strade sono tutte deserte. I grattacieli hanno i vetri in frantumi. L’asfalto ha delle crepe enormi. E non c’è nessuno.
Sì perché Ringer in a gemini già dice tutto, mentre Splitting of the i chiude il discorso lasciando l’ascoltatore senza la possibilità di replicare ad un discorso in cui To tell the truth e Smoking headspin sono argomenti più che validi.
La perfetta colonna sonora per una società post-atomica.
