Eccoci per le ultime dai palchi di Settembre, si ricomincia a tornare nei locali e ultimi sprazzi di festival estivi.
Ed ora, solo per voi, anche gli esclusivi Wallpaper di Rocklab.it, imperdibili!
Wallpaper di Rocklab.it – Ottobre 2011
Prendete e scaricatene tutti, e non fate gli snob… passate il link agli amici!
17/09/11 – Punkreas (Urban Club,Sant’Andrea delle Fratte (PG))
Riccardo Ruspi – Quale bolgia migliore per aprire la nuova stagione di concerti dell’Urban? M’è sembrato di tornare indietro di 15 anni, non solo per i Punkreas sul palco, ancora potenti e coinvolgenti come un tempo, ma anche per il pubblico che ha riempito il locale, con una media d’età non superiore ai 18 anni. Mi si sono prospettate due soluzioni: sentirmi un vecchietto o buttarmi nel casino.
E’ venuto più facile scegliere la seconda opzione, scattando foto appena sotto i musicisti, calpestato da chi saliva sul palco per rilanciarsi poi sulla folla, chi sudava, urlava, pogava. Un delirio a 40° centigradi, una sudata collettiva con del sano punk italiano suonato come si deve. Ci siamo divertiti da matti, nient’altro da dire!
08-09/09/11 – Caserta Rock Fest (Caserta)
Antonio Siringo – Festival molto interessante quest’anno il Caserta Rock Fest: due giorni densi di nomi punta dell’indie-rock.
Headliners del primo giorno Pino Scotto e Ministri. Il primo presenta un set infuocato (e una band coi controcazzi), intermezzi con i soliti messaggi sociali a cui ormai ci ha abituato; i secondi scatenano il pubblico su quelli che ormai sono diventati i loro classici. Il secondo giorno si apre all’insegna dei Low-Fi e continua con i Perturbazione, che precedono i 24 Grana (sempre ottimi, ma con una scaletta a cui sarebbe bello dare un pò di novità), si raggiunge l’apice del Festival: è ormai grande la maturità raggiunta dal gruppo piemontese. Un set emozionante, un front-man in formissima ed un’umiltà a cui tanti dovrebbero ispirarsi. Non erano stati organizzati spazi per i fotografi, abbiamo scattato in mezzo alla gente. La scena di un ragazzino che pogando sbatte contro una montagna umana e che poi viene praticamente rilanciato in mezzo al gruppetto di amici posto ad una decina di metri di distanza ci ripaga però della fatica.
14/09/11 – Foon Yap (Cortile della Farmacia@Torino)
Federico Tisa – Una voce incredibile. Timida sul palco, riservata. Lascia spazio al suo violino e alla sua ugola. La musica non era molto adatta al contesto, più da spazio angusto e riservato.
Elitario quasi. particolare sicuramente. In un trip d’acido sarebbero migliaia gli elefantini rosa che svolazzano nell’etere barrendo e accompagnando altrettante migliaia di piccole biancaneve alla ricerca di una mela in un bosco di salici. Questa credo sia stata una sorta di visione collettiva sotto la sua musica. Violinista di Mark Hamilton (woodpigeon), parte con questo progetto solista che lascia tutti senza fiato. Una presenza indimenticabile all’interno di una cornice storica poco luminosa ma eccezionale.
14/09/11 – Woodpigeon (Cortile della Farmacia@Torino)
Federico Tisa – Mark Hamilton è un canadese di Calgary (stato dell’Alberta, Canada) innamorato del nome “woodpigeon” secondo la sua stessa dichiarazione: “I’ve always been in love with the word Woodpigeon for as long as I can remember. When you write it in cursive, it looks like a rollercoaster”. La sua musica folk richiama vagamente Simon & Garfunkel, ma forse come paragone è un po’ eccessivo. E’ una presenza quieta sul palco, non si lascia andare a grandi emozioni. Controllato, molto british direi. Chiacchieriamo un po’ prima del suo concerto, mi parla del suo lavoro, mi chiede della fotografia e elogia la sua violinista (Foon Yap) in tutto e per tutto, proclamandone la bellezza assoluta, pensiero dal quale mi dissocio.
Il concerto parte lentamente per poi crescere con la presenza scenica del primo gruppo di spalla. L’intera scenografia che accompagna la serata è incantevole. Quasi completamente senza luci, ma sicuramente d’effetto.
22/09/11 – Art Brut (Spazio211@Torino)
Martina Caruso – Gli Art Brut si aggirano per il locale tranquillamente facendo spola tra il bar e il merchandise non si risparmiano in foto e autografi. Il pubblico dello Spazio questa sera è eterogeneo ci sono giovani indie e signori dai capelli brizzolati riuniti per ascoltare il gruppo londinese. Il concerto inizia verso le 23.30 e gli Art Brut scaldano e divertono i presenti con la loro musica, come sempre luci assenti compensate da una bellissima atmosfera.