Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: (da 1 a 5) |
2 Settembre 2016 | Universal | verdena.com iosonouncane.it |
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E chi lo sa quando ritorneranno? Del resto Verdena e Iosonouncane ci hanno dato tanto in questo ultimo anno, con i loro dischi – Endkadenz Vol.1 / Vol.2 e l’opera DIE – e i loro concerti live su e giù per l’Italia. Hanno creato un pubblico di ascoltatori destinato a crescere, il che non è poco. Ben riconoscibili entrambi, per quello che sanno fare bene, decidono di chiudere i loro rispettivi capitoli misurandosi in un gioco piuttosto serio: scambiarsi le canzoni e dare alle stampe uno split con 4 tracce stravolte e reinterpretate. Ognuno a casa sua, ognuno con il suo stile. Il risultato ha spinto chiunque a pronunciarsi con una buona dose di ovvio automatismo per decretare “chi ha fatto meglio”.
Pochi sono andati oltre e hanno riconosciuto, più semplicemente, che “Tanca” e “Carne”, come “Diluvio” e “identikit” sono belle canzoni, che funzionano benissimo anche se trasposte su un piano diverso da quello in cui sono nate. Il valore aggiunto, semmai dovessimo per forza trovarne uno, è riconoscere che Verdena e Iosonuncane hanno una visione molto chiara di quello che fanno. Artisti onesti, che sembrano dirti: “io questo so fare, e questo faccio”. È futile ascoltare queste quattro splendide tracce e chiedersi chi vince. È invece utile godere quando le chitarre dei Verdena entrano dentro le geometrie di Tanca e Carne, scombinandone il pathos per farle esplodere: come a volte fortunatamente succede durante un accoppiamento notturno inatteso e memorabile.
È sacrosanto riposare le orecchie e accomodarsi nelle strutture del canto ben cadenzato al passaggio preciso e ordinato di Identikit e Diluvio – che spogliate del loro elemento surreale e schizofrenico diventano canti di sirene che risuonano la domenica in chiesa.
Per l’ultimo saluto i Verdena ci lasciano con una serie di EP messi in vendita su Amazon; pensiero dolce per i propri fan. Iosonouncane se ne torna sulla sua isola soddisfatto dell’impresa e con la promessa strappata da tutti i suoi seguaci, quelli che con DIE si sono letteralmente drogati, di non stare via troppo tempo.




