10 cd nel lettore di… Rodrigo D’Erasmo

Un grande nome, quello di Rodrigo D’Erasmo.
Dopo diverse collaborazioni con alcuni dei più grandi artisti italiani, dal 2008 è lui il violino degli Afterhours, la band indie rock italiana per eccellenza.
Di base ha una formazione classica, che è stata terreno fertile di partenza per le varie sperimentazioni stilistiche con il violino.
Polistrumentista, suona anche chitarra, mandolino e diversi altri strumenti.
Nato in Brasile, è cresciuto ed ha studiato a Roma e attualmente vive a Milano.C’è altro da aggiungere, per uno dei migliori musicisti del panorama italiano?
Sì: in fatto di musica, effettivamente non sbaglia mai. Neanche con l’elenco dei suoi 10 cd. Soprattutto con l’ultimo ;)

The Flaming Lips – Yoshimi battles the pink robot
Forse il disco che più ho consumato negli ultimi 5 mesi.
E’ stato colonna sonora di uno straordinario viaggio lungo la route 66 e da allora continua a girare, divertirmi, emozionarmi ed essere fonte d’ispirazione.

Megafaun – Gather form and fly
Scoperta dell’ultim’ora. per me, ovvio. ex band di Bon Iver (che per inciso non mi entusiasma anche se mi riservo di ascoltarlo prima dal vivo per giudicare meglio).
In loro trovo invece un germe di follia, psichedelia che rende la solita formula del new folk americano che da tempo mi ha stancato molto più affascinante.

Verdena – Wow
In assoluto il mio disco dell’anno 2011. E sono molto felice che sia italiano.
Come scrissi ad Alberto dopo averlo acquistato prima su iTunes e poi ascoltato ininterrottamente per tre volte: ” il disco che finalmente ha rialzato l’asticella della musica rock in Italia. Pieno di inventiva, fantasia, divertimento e talento. uno stimolo enorme a cercare di andare oltre” …cazzo che arroganza!! Mi autocito…

Mark Lanegan – Blues funeral
Non il mio preferito. Bubblegum resta il suo capolavoro ma ciononostante merita sempre una serie di ascolti. forma vocale strepitosa, confermata anche dal vivo a milano.

Butthole surfers – Locust abortion technician
Il disco che anche se sono incazzato nero riesce sempre a catturarmi, distrarmi e alla fine sedarmi.  Rabbia, follia e genio.Visionari come sempre ma in questo in particolare c’è la perfetta commistione tra l’energia pura, le dissonanze, il disagio sonoro e la melodia.

Jean Sibelius – Violin concerto in d minor
IL concerto per violino e orchestra, la mia ossessione per almeno 5 anni.
Il brano con cui ho coronato i miei studi in conservatorio diplomandomi, ma ben oltre questo, un capolavoro totale di scrittura. Romanticismo, lirismo, malattia, inquietudine. Potenza distruttiva e dolcezza ineguagliabile. E’ ancora lì ad accompagnarmi e credo ci resterà per sempre.

James Blake – James Blake
Uno dei pochi casi recenti di disco d’esordio (esclusi gli ep precedenti) tanto acclamato e di successo quanto strano, disorientante e brillante.
L’ho ascoltato moltissimo nella prima fase di registrazione del nuovo degli After e mi serviva molto a staccare dai nostri suoni e cercarne di diversi.
Idem per le ritmiche, così frammentate, sconnesse. Anche questo disco è stato di grande aiuto e tornando ad ascoltarlo di recente, anche spesso, non mi ha assolutamente stancato. Anzi.

Slint – Tweez
Vecchio amore.
In un impeto di revival 90′ mi sono ricomprato tutta la discografia (non che ci volesse molto…). E se all’epoca Spiderland era  il mio favorito, risentiti oggi, non saprei perché, ma Tweez ha scalzato il fratello salendo in testa alle mie preferenze.
Attualmente il disco del risveglio. Anzi, Ron è proprio la mia sveglia… Ognuno c’ha le sue perversioni!

John Parish – How animals move
Bellissimo disco strumentale.
Molto cinematico. pieno di suggestioni e fantastico compagno di viaggio. Fisso in macchina dall’inizio dell’anno. Forse la primavera se lo porterà via però. Mah.. vedremo.

Afterhours – Padania
Il disco del 2012!
Il disco più bello che io abbia mai fatto. Musicalmente. Concettualmente.
Come esperienza di vita e di condivisione di un percorso.
Il mio primo disco con la migliore band con cui abbia mai suonato.
E finite le sviolinate (d’altronde….) non vedo l’ora che esca e tutti possiate sbatterci contro.
Occhio all’iceberg: evitarlo potrebbe essere letale.
p.s. caro Alberto…mi sa che vi tocca saltare ancora un po’ più in alto alla prossima…

buoni ascolti.