CaterRaduno @ Senigallia (Ancona) – 26 – 28 Giugno 2014

Il CaterRaduno a Senigallia è una festa quasi istituzionale, ormai. Da quando, per la prima volta Radio 2 si è insediata col suo baracchino di presentatori, comici e cantanti, Senigallia ha adottato tutti a cuore aperto, e ogni volta è il riabbraccio di cari amici che tornano in villeggiatura. Non solo. Gli spettatori del CaterRaduno tornano sempre più numerosi da ogni parte di Italia per assistere agli spettacoli, che durano per tutta la settimana.

CaterRaduno

La novità di quest’anno è stato il cambio di location dei palchi. Il grande, al Foro Annonario è rimasto, mentre il piccolo, abitualmente dietro la Rocca Malatestiana, è scomparso, per dare modo ad alcuni artisti di esibirsi presso il Teatro La Fenice. Il cambio ha permesso di istituire un biglietto, forfettario, di 5 euro. L’incasso è stato destinato alle associazioni di volontariato per la ricostruzione delle zone colpite dall’alluvione dello scorso maggio. Sfortunatamente, siamo riusciti a assistere solo agli ultimi tre giorni dell’evento, perdendoci il concerto di Brunori Sas, che ci hanno raccontato essere stato pienissimo e apprezzato. Ma se vi accontentate, abbiamo fotografato per voi Paolo Jannacci e la sua band, i Perturbazione, Anna Calvi, la banda Osiris, i Selton, Dario Vergassola, la super performance di Antonio Di Bella in veste di cantautore, i Pennabilli Social Club, e Don Ciotti, come portavoce dell’associazione “Libera” contro le mafie, e naturalmente i conduttori Massimo Cirri e Filippo Solibello. E tanti altri.

 di Flavia Eleonora Tullio

Scopriamo il CaterRaduno giorno per giorno..

Giorno 26 – Paolo Jannacci si presenta dietro al palco della Fenice con un paio di brani solisti, accompagnandosi con l’immancabile pianoforte. Intimista, romantico, il paragone col genitore più famoso viene in mente dopo le prime note. Benchè non abbia quella voce di graffiante ironia del padre  (la sua è molto più chiara, più acuta, a tratti sembra fanciullesca), iniziati i pezzi con la band, la figura di Paolo come musicista si delinea con più fermezza. E dopo i primi pezzi, la seconda parte del concerto è interamente dedicata a Enzo, con buona pace degli spettatori che sembravano non aspettare altro. Terminato il concerto, il pubblico si sposta in Piazza Roma, dove sul palco vero e proprio della diretta del CaterRaduno, la buonanotte è data dal duo comico non-sense Nuzzo Di Biase.

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Giorno 27 – Il più ricco,il pomeriggio, sotto un sole implacabile, la banda Osiris sul palco di Piazza Roma presenta un libro (si, un libro della banda Osiris!), scritto e dedicato agli ingenui musicisti in erba. Scongiuri e avvertimenti a chi avesse anche solo la minima voglia di intraprendere la carriera: troppa fatica e soldi pochi, non avrete mai una pensione, fidatevi di noi. Chiaramente il tutto condito con il loro humor e inframezzato da sketch musical-comici.
La sera è divisa in due momenti: sul palco del Foro Annonario, i rodatissimi Perturbazione che, reduci dalla visibilità di Sanremo, riempiono il Foro, e offrono al pubblico una performance stupenda e partecipata. A termine del concerto, ci si sposta verso il Teatro dove c’è il concerto conclusivo di Anna Calvi. Posti limitati e sold out già da qualche giorno, la Calvi dà il meglio di sé vocalmente, ed apprezzarla all’interno dell’acustica di un teatro, è gioia piena degli astanti. Standing ovation e applausi, bis, e ancora applausi, in piedi per minuti.

 

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Giorno 28 – E’ ora dei saluti. Quasi a fine giornata, durante la diretta dal centro, il Caterraduno organizza un’asta di beneficenza a favore dell’associazione Libera contro le mafie. Padrino dell’asta , neanche a dirlo, Don Ciotti. All’asta ricette inedite, racchette di attori, scarpe di Nina Zilli e quant’altro. La sera è tutt’altra cosa: la festa è tutta sul palco del Foro, dove si avvicendano tra gli altri la Banda Osiris, Dario Vergassola e le sue interviste impossibili, un inedito direttore Antonio di Bella (ex direttore, per la precisione), che imbraccia la chitarra e canta una canzone d’amore anni ’40 e i Selton, i giovani di questa edizione, che col loro sound sud americano fanno muovere lì sotto il palco. A chiudere con l’inno del Caterraduno, i Pennabilli Social Club, che traghettano il tutto verso i saluti finali. E tutti sul palco a far caciara e a darsi appuntamento al prossimo anno.