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Il lavoro del gruppo veronese si presenta bene per molti aspetti: la cura della grafica utilizzata per realizzare il booklet (il lavoro è in digipac), un cd multimediale con tanto di testi, video (“Riflesso”), inedito (“Maresia”) e informazioni sul gruppo; inoltre la perfetta resa sonora delle tracce porta a stentare a credere di trovarsi davanti ad un’autoproduzione.
I Nonalogica propongono un buon rock alternativo influenzato da modelli quali Afterhours e Radiohead con buoni accenni di elettronica e puntatine qua e là nel mondo progressive anni ’70: il tutto suonato benissimo e con una buona attitudine. Il problema più grande, però, sono gli stessi modelli ai quali si ispira il gruppo veronese: l’impressione generale è quella che siano arrivati con una decina d’anni di ritardo a quei suoni già proposti con ampi margini di riuscita dai gruppi sopraccitati; fin troppi i riferimenti gli Afterhours nelle linee melodiche e in alcune soluzioni di arrangiamento talvolta gestite (e qui il secondo problema) con un apporto vocale non sempre all’altezza della musica proposta. Piacerà sicuramente a chi apprezza un certo tipo di sonorità e non cerca a tutti i costi la novità; dal canto nostro c’è da dire che l’idea di unire sperimentazioni elettroniche a questa forma di rock è molto buona, ma fin troppo abusata per arrivare alle soluzioni proposte. Alcuni spunti però sono davvero validi: aspettiamo quindi il prossimo lavoro in vista di una (si spera) eventuale evoluzione.
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