Peeping Tom – Peeping Tom

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Dovremmo abituarci a considerare Mike Patton un cialtrone: davvero! Anche se ad anni di distanza in pochi cadono ancora nel tranello dell’ “ex cantante dei Faith No More”, il succitato continua incessantemente a incidere solo e soltanto quello che gli passa per la testa (quanti filtri pensate che abbia usato per quel Delirium organizzato che era il progetto Fantomas?). E se questa volta le vostre orecchie e la vostra materia grigia riusciranno a tollerare questo Peeping Tom sarà solo perché il mitra di Michelino ha smesso per un attimo di martoriare ambient music e death metal ed è attualmente spianato sul Pop. Pop nell’accezione più becera, spuria, e schifosa del termine. Scordatevi che Patton sia risorto dagli inferi per una “purificazione”, un’”elevazione artistica della musica easy listening” , o cazzate del genere. Proprio com’è nel suo stile, il signor Voce Nasale ha comprato le azioni del pop nel pacchetto tutto-compreso portandosi a casa annessi e connessi di quel gran cesso caldo che è la musica leggera oggi. Tutti gli effetti collaterali del genere ostentati, esaltati, sbattuti in prima pagina: da una copertina tanto orribile quanto colorata fino alla ruffianeria dei ritornelli, il metodo della multiproduzione e quello del featuring illustre (uno per pezzo), il citazionismo stilistico, il titolino esotico-accattivante e l’inserto – obbligato, di questi tempi – del pezzo rappato.
Tutta la merda che potete mentalmente ricondurre sotto la categoria Pop è finita su “Peeping Tom”, compresa quell’attitudine diabolica e perversa che accompagna di sottecchi il genere in questione, da quando qualcuno fece cantare alle candide pupe dell’Inghilterra Bene le lodi dell’ L(ucy in the) S(ky with) D(iamonds). E’ la stessa attitudine che ha portato Mike Patton a gloriarsi durante le interviste di aver preso quel gioiellino del jazz al miele che è Norah Jones per stuprarla e violentarla sulle note di “Sucker”. E’ la stessa attitudine che pervade tutto il cd e che ne fa (allo stesso tempo) la parodia e la quintessenza del Disco leggero per antonomasia: l’unica cosa che gli alieni, dopo aver distrutto la terra, dovrebbero ricordarsi di prendere, per avere un souvenir della nostra cultura global-popolare. L’unica, assieme a un poster di Britney Spears…