Massimiliano D'Ambrosio – Il Mio Paese

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Un po’ di tempo fa m’interrogavo sull’eventuale morte del classico cantautorato italiano. Il disco di Massimiliano D’Ambrosio non sarà certo la manna che cade dal cielo su un genere affamato, ma qualche buon momento questo album devo ammetter che ce l’ha. Inserendo ‘Il Mio Paese’ nel lettore è come lanciare in aria una moneta dodici volte, tante quante le tracce che vanno a comporlo. Succede infatti che si vinca alcune volte, come nella splendida “Il poeta” su testi di Stefano Benni, o nella dolce “La via sul porticciolo” oppure nella piacevole “L’ignoto”. Altre volte però si esce sconfitti da questo lancio casuale. La titletrack infatti non entusiasma per un po’ di retorica, ma più che altro per la base che male si unisce al resto dell’album. In definitiva il disco di Massimiliano D’Ambrosio potrà piacere a qualche appassionato del cantautorato vecchia scuola, dato che spesso è eccessivamente marcata l’influenza di alcuni musicisti nelle musiche ma particolarmente nei testi, quasi a voler ricalcare le parole dei maestri (e questa cosa a me sinceramente non piace). Un album di episodi, alcuni riusciti, altri no, ma che può anche essere un ascolto gradevole per chi è, come me, sempre in cerca di qualcosa di simile nel panorama musicale italiano odierno.