Future 3 – With and Without

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10 Ottobre 2014 morrmusic morrmusic

Una struttura compositiva eterea in bilico tra sonorità volatili che vibrano nell’aria impalpabile tra luci flebili di elettronica e visioni ambient sottili. With and Without, il ritorno, dopo tredici anni da Like… (2001), dei danesi Future 3 (Anders Remmer – aka Dub Tractor, Thomas Knak, che ha prodotto anche alcune tracce dell’album Vespertine di Bjork – aka Opiate, Jesper Skaaning – aka Acustic) sembra quasi indagare, attraverso il suono, le atmosfere quotidiane irraggiungibili e palpabili al contempo della loro stessa città d’origine, Copenaghen, deviandole poi verso confini non ancora battuti, verso angoli di mondo ancora da lambire.

Le allucinazioni ritmiche dell’album sorvolano il suono stesso come gocce di rugiada lungo le rive di un fiume, come un puzzle sonoro da elaborare nell’immaginazione dell’ascoltatore, come un dolce segreto svelato di là da venire. Il disco, che vede la collaborazione di Thomas Meluch (meglio noto come Benoît Pioulard) e Anja T. Lahrmann (Ice Cream Cathedral), fluttua così tra le tracce strumentali e le trame sintetiche, i respiri d’ambiente e i “battiti” vocali maschili e femminili che si intrecciano tra loro in un unico abbraccio emotivo.

Vortici vocali silenziosi ed evanescenti nuotano nel mare di elettronica (Mman), mentre echi ancestrali fluiscono lenti (Revenant) e surreali scorci sintetici (Signature, Roller Coasters) si mescolano a sogni onirici interamente strumentali (Camphor) e a figure “fantasmagoriche” (Return, Figure). With and Without corre lungo strade da tracciare, itinerari che hanno il sapore inconsistente e affascinante di attimi diurni e istanti notturni, vive di paesaggi cinematici, di un sound caldo e freddo, di suggestioni musicali fatte di vuoti e pieni, di anime schive e angoli lontani tutti da esplorare.

[schema type=”review” name=”Future 3 – With and Without” author=”Ida Stamile” user_review=”3″ min_review=”1″ max_review=”5″ ]