Ritornano i Diva

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In questo momento una band del genere manca all’appello della scena italiana”: così ci esprimevamo anni fa su queste pagine a proposito dell’esordio dei Diva, Il paradiso su Retequattro, dissacratorio o surreale progetto a cavallo tra synthpop anni’80 e sixties italiani, uscito dalla mente e dal sintetizzatore di Davide Golin e dalla sua band (Andrea Novello alle chitarre, Silvia Sartorati alla batteria, Paolo Tizianel al basso e tastiere). Non eravamo stati noi gli unici a dire che avremmo atteso con ansia un secondo capitolo (per dirne una, nel giugno 2012, da perfetti sconosciuti che erano, finiscono dritti-dritti nella hotlist del mese di Rolling Stone Italia, così come su MTV New Generation). Ebbene a quanto pare il secondo lavoro dei Diva è sulla rampa di lancio e vedrà la luce in estate, proprio quando i film della Fenech nazionale ritornano a far capolino dai pigri palinsesti televisivi italiani. Le registrazioni sono state realizzate a Milano, sotto la supervisione artistica di Ivan Rossi (Zen Circus, Ex Otago, Virginiana Miller). Il risultato è quello che Davide Golin ci descrive in tre parole come “James Murphy-meets-Umberto Tozzi”, insomma gli LCD Soundsystem che stringono la mano al best italian pop d’esportazione, “guerriero di carta igienica” incluso. Staremo a vedere. Intanto i Diva ci deliziano fornendoci due interessanti cover inedite, che vi proponiamo qui in esclusiva tanto per farvi un’idea del bizzarro ma filologicamente perfetto immaginario di Davide: la prima è il futuro, che riporta i Baustelle di Fantasma al cospetto di Tanz bambolina di Camerini, con i suoni del dj argentino Sebas Boudou. L’altra, ebbene sì, è il classicone di Raffa, da tempo chiusura dei loro concerti, per cui Rumore! Su le mani e fare il trenino, che qui non si scherza.