The (Hypothetical Prophets) – Around the World With

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Profumo di ristampa per l’etichetta InFiné Music che ha da poco rilasciato e svelato i misteri dei The (Hypothetical Prophets) racchiusi in Around the World With e datati 1982. Ma procediamo per gradi.

Il progetto The (Hypothetical Prophets) nacque anni or sono dalla collaborazione tra uno dei pionieri dell’elettronica francese, Bernard Szajner e il musicista britannico Karel Beer. I due decisero di dare vita ad un concept di stampo sovietico, celandosi dietro gli pseudonimi di Jospeh Weil e Nirman D. Landing. Come reazione all’incidente della centrale nucleare di Three Mile Island in Pennsylvania e alla successiva mobilitazione di numerosi artisti americani, i nostri ebbero l’idea di realizzare un disco trasportando l’accaduto altrove, all’interno di un altro scenario, tanto ideale ma concreto: quello dell’Unione Sovietica. Con la loro prima release del 1980 “Back To The Burner”, sotto il nome di Porky (The Prophets), riuscirono persino a far credere di essere dei musicisti russi dissidenti.

Con Around the World With si ampliano le prospettive e gli orizzonti. Si genera così un compendio di elettronica d’avanguardia dall’animo new wave in cui il minimalismo dei synth sposa il cut-up da cinegiornale alla William BurroughsBrion Gysin. In un tripudio di lingue, che va dal francese passando per il russo e l’inglese, e di visioni che spostano l’ascoltatore da una metropolitana a un aeroporto, mentre sembra quasi di leggere le notizie del Time Out di Londra e del The Village Voice di New York attraverso i suoni e le sensazioni generate dal disco. Si sviluppano così vortici composti da suggestioni pronte a destrutturare lo stesso contesto storico, rendendolo contemporaneo e sempre attuale.

E’ così che dopo un’intro dall’animo classico (Around The World With The Prophets) procedono le oscurità incalzanti di “Back To The Burner” e “Back To Siberia” e le allucinazioni culinarie di “Fast Food”. Fanno poi capolino la solennità di “The Fisherman’s Friend”, gli automatismi di “Person To Person”, le reiterazioni sintetiche di “Fast” fino ad arrivare alle tenebre di “Wallenberg” – ispirato alla figura del diplomatico svedese Raoul Wallenberg, il testo è un cut-up di un articolo apparso sull’International Herald Tribune. La versione francese è una traduzione dall’inglese dello stesso.

Around the World With è sperimentazione linguistica e sonora; è un non luogo profetico che guarda al passato vivendo prepotentemente nel presente.