Crystal Castles – Amnesty (I)

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Dopo l’uscita dal progetto Crystal Castles da parte di Alice Glass – per “divergenze personali ed artistiche”–, era plausibile aspettarsi un cambio di rotta. Un reset che sin dai primi graffi del nuovo “Amnesty (I)” non arriva; confermando definitivamente la paternità di un progetto artistico da sempre nelle mani dell’incappucciato Dj Ethan Kath.

Amnesty (I) continua sulla stessa lunghezza d’onda del precedente “III” evidenziando le caratteristiche portanti del suono promosso da Kath. E’ un segnale cupo, dissonante, ed ovviamente distopico, quello che viene lanciato mediante l’utilizzo dell’ibridazione fra TechnoNoise, con varianti House ed Elettroniche: a cui aggiungere qualche invettiva Hip-Hop (“Sadist“). Probabilmente siamo al cospetto di una rivendicazione artistica da parte del Dj e Producer canadese, messa in atto per sottolineare – in maniera un po’ spaccona – una volta per tutte chi rappresentò e rappresenta l’anima della band.

Certo, rimane quella dilagante malinconia nei testi e talvolta una malcelata ricerca dei caratteristici vocalizzi della Glass, qui interpretati da Edith Frances. Una rinascita dunque che non presenta tratti evolutivi, proseguendo per un sentiero artistico con gli occhi volti ai passi già compiuti; quelli di un adolescente pronto a sfogare i propri ormoni in un rave di periferia.

Data:
Album:
Crystal Castles - Amnesty (I)
Voto:
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