James Heather: il suo album di debutto ‘Stories From Far Away On Piano’ in arrivo per il 18 agosto

Dopo la performance a Glastonbury e la pubblicazione di ‘Modulations: EP 1’, che ha raggiunto più di 1mln di streaming su Spotify, il pianista James Heather presenta il suo album di debutto ‘Stories From Far Away On Piano’, disponibile dal 18 agosto su Ahead of Our Time, territorio di libera espressione e sperimentazione fondato dai Coldcut ben prima della Ninja Tune.

‘I Coldcut hanno sempre avuto un interesse nelle ambientazioni sonore. Quando abbiamo sentito questo album ci è sembrato perfetto nell’ottica di rivitalizzare la nostra label. Raccomandiamo questo disco per un viaggio sonoro in una dimensione emotiva.’

Jon More (Coldcut)

Apparenti composizioni minimali di piano di una semplice e innata bellezza, intrise di varia e intensa emotività. Il concept dell’album si concentra sulle interpretazioni di Heather di storie del mondo reale: dai jihadisti dell’Isis che hanno hackerato l’account di un’attivista siriana all’imprigionamento dei Boeri dell’Impero Britannico nei campi di concentramento sudafricani, dai resti di un aereo scomparso della Malaysia Airlines nell’Oceano Indiano ai recenti attacchi terroristici di Parigi, sino alla vicenda dell’uomo di Los Angeles liberato dopo sedici anni di ingiusto carcere, a causa di un errore di identificazione per un tatuaggio in comune con il delinquente ricercato.

Anche l’artwork in bianco e nero curato da Suki ha molteplici significati: sugli strati di inchiostro indiano, ripetutamente analizzati e trattati per interpretare il ricircolo delle informazioni, si intravedono le nove posizioni di latitudine e longitudine da cui ogni storia proviene, dando vita a un mondo astratto e reinterpretando quel luogo in modo più espressivo.

L’unico brano che si stacca dall’attualità delle news è ‘Pathos’, registrato a Peckham, nella zona sud est di Londra: ‘Pathos è un appello all’emozione, un modo per portare l’ascoltatore verso un’azione empatica’, spiega, aggiungendo ‘questa è la mia interpretazione univoca delle storie che ho scoperto. Le storie stesse non sono il focus, ma sono un veicolo per fare esprimere il pianoforte. L’album è un punto di vista, d’opinione e di prospettiva.’

James Heather

La prospettiva è qualcosa che Heather conosce molto bene.  E’ quasi morto in un traumatico incidente stradale del 2008, lasciandolo in coma in terapia intensiva e lontano dal lavoro per un tempo prolungato. Una delle conseguenze fu l’infortunio permanente a un dito, con l’idea di non poterlo mai più usare allo stesso modo.

‘In fase di recupero ho finalmente cominciato a considerare i miei schizzi musicali più seriamente. Ho trovato una quiete solitudine nel feeling delle composizioni, ma per colpa di un altro ostacolo nel 2012 ho dovuto nuovamente fermarmi’, ricorda. ‘Una catena di circostanze mi ha portato a quasi un anno di couch surfing con una borsa di vestiti e una tastiera, mentre cercavo di mantenere la mia vita in una costosa Londra, lontano dalla famiglia. Avevo bisogno di suonare e in seguito ho deciso finalmente di mettere alcune tracce online e lasciarle finalmente andare.’

Le produzioni embrionali ‘The Accidental Sessions’ e ‘Water Sonatas’ hanno contribuito ad affinare le proprie capacità e la tecnica di composizione e hanno ricevuto reazioni importanti, alimentando nuova linfa vitale in questo nuovo album.

Cresciuto a Southampton, suo nonno gli ha insegnato composizione e come manipolare l’accordatura delle corde di pianoforte, mentre la nonna sognava improvvisazioni sullo strumento durante le riunioni di famiglia. Le sue composizioni iniziali arrivarono poco dopo all’età di 11 anni, ispirate anche ad un amore di Beethoven e Debussy e si sono sempre evolute con lo spirito del nonno vagante da qualche parte.

Il suo impegno quotidiano negli uffici della Ninja Tune può aver tolto tanto tempo alla composizione, ma ha anche dimostrato un effetto formativo positivo sulla sua mentalità, contribuendo in maniera considerevole al successo di campagne per talenti come Wiley, Kamasi Washington, Actress, Cinematic Orchestra, Thundercat, Young Fathers, Kate Tempest, The Bug e Bonobo, che hanno rappresentato un’ancora sulla vita reale.

‘Mi è sempre piaciuto uscire da me stesso e aiutare le visioni artistiche di altre persone, mi sento fortunato di essere in grado lavorare in quest’ambito. Posso quindi meditare nella mia musica in periodi di calma e fuori dal rumore dell’industria. Questo push e pull è stato utile per me’, spiega.

James Heather è una delle nuove scuole di artisti ‘post-classici’ che si sono sviluppati sulla scia del successo lungo e costante, ma recentemente accelerato, di figure come Max Richter e Nils Frahm e anche grazie a un rapporto costante e crescente con i propri fan.