Avatar

Range età: 16 – 38

Generi: Dance, Techno, House, Disco Funk, Remixes, IDM, Glitch

Gruppi: LCD Soundsystem, Chemical Brothers, Apparat, Modeselektor, Ellen Allien, Satoshi Tomie, Aphex Twin, Gui Boratto, Prinz Thomas & Lindstrom, Daft Punk, Justice, Underworld, Bloody Beetroots, Roy Davis Jr, Crookers, Boys Noize, Mr Oizo, The Prodigy, Orbital

Consumo Musica: Clubbetteri imperterriti, irretiti dalla coolness la musica soddisfa due istinti basilari: la fame di suoni nuovi, moderni, alieni, inimmaginabili un istante prima, digitalissimi da una parte e la necessità atavica quasi triviale di scatenare almeno il piedino, quando non tutto il resto. La fruizione classica è quella nei locali o in dimensioni sociali spiccatamente conviviali, ma non disdegnano assolutamente l’”appendice” dell’uso personale, specie in iPod, che trasforma i paesaggi metropolitani in un rave ottuso e inconsapevole. Il gruppo fico è importante almeno quanto la “figaggine” della musica. La tensione è verso i suoni del futuro, dell’immaterialità tecnologica, per sentirsi assolutamente cittadini del millennio, completamente, voracemente giovani. Molto download legale (regge quello illegale), parecchi cd mix e compilation, personalizzate o in commercio. Il cd concretizza spesso quando uno di questi album diviene per vie oscure “generazionale”.

Hipsterometro: 95%

Cinema: Balde Runner, Trainspotting, 2001 Odiessea Nello Spazio ma anche se non soprattutto action movies e fantascienza. Bruce Willis e Nicholas Cage.

Lifestyle: Divisi sostanzialmente in due categorie opposte e speculari: benestanti lerci e coatti folgorati da un’idea di futuro. I primi (la maggioranza) trovano godimento diretto, attraverso la sensualità e l’incontro, e indiretto, attraverso l’essere considerati “avanti” e le potenzialità dei propri impianti stereo valorizzate, da questo tipo di musica. I secondi riescono a distinguersi dal truzzame, con cose meno unz unz senza rinunciare ai bassi istinti. I primi ovviamente sono ricchi almeno di famiglia, generalmente istruiti, spesso giovanilisti. Liberi professionisti per lo più. Gli altri sono attratti dalla ricchezza, in modo immaginativo perché non possono permettersi di essere ambiziosi. In genere si tratta di gente accortasi che aggiungere del gusto a quanto è fatto esplicitamente per muoversi aumenta il proprio appeal con gli altri. L’auto è la loro seconda casa.

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