Ulver – Lyckantropen Themes

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L’album degli Ulver che mi accingo a recensire è assai particolare: si tratta infatti di una soundtrack completamente strumentale per un cortometraggio registrato fra Norvegia e Svezia, dal titolo “Lyckantropen” appunto. Del film purtroppo so ben poco, è assai improbabile che sia disponibile in Italia, ma in compenso ci è arrivato questo lavoro.
Il combo norvegese in questo lavoro ha piena libertà di sperimentare e giocare coi suoni, esaperando le suggestioni trip hop dell’ottimo predecessore “Perdition City” fino a giungere ad un’ambient glaciale e nera come la pece, carica di un’atmosfera angosciosa, ossessiva e desolante ma allo stesso tempo attraente e suggestiva come può esserlo una città del nord al chiarore delle luci notturne e della luna piena.
Parlare di musica è quantomeno azzardato in questo lavoro e il fatto che i dieci pezzi non abbiano neppure un titolo ma solo la durata specifica già la dice lunga: siamo nei territori dell’ambient più pura e gli Ulver si limitano a comporre unendo armoniosamente i campionamenti più vari sopra un lieve ed armonioso leit-motiv che fa da filo conduttore lungo tutta l’opera. Suscitare sensazioni, lasciar fluttuare la mente facendoci immaginare gli ambienti notturni di questo cortometraggio, di cui possiamo apprezzare l’eccellente e suggestiva fotografia nelle immagini presenti nel booklet, è questo l’unico scopo di quest’album.
Oltre a questo, da dire c’è ben poco, l’ambient è un genere che va ascoltato per provare sensazioni – possibilmente in una stanza al buio, voi, il vostro stereo e al limite un libro che si addica a queste atmosfere – lascio quindi la parola all’eventuale ascoltatore.
Chi vi scrive adesso l’ha trovato un album davvero eccezionale, un concentrato di quanto meglio vi possa essere nell’elettronica scandinava e con scelte degne della Björk più sperimentale tanto per farvi un paragone. Quest’album mi sento di consigliarlo solo a chi già ama questo tipo di sonorità oppure a chi fosse curioso nei confronti dell’ambient e volesse iniziare ad esplorare questo mondo, si tratta dopotutto di un genere estremamente sperimentale. Un ascoltatine la consiglio comunque a tutti, gli Ulver pur partendo da un ferocissimo “raw black metal” sono riusciti a diventare una delle migliori band di questo genere.