Mojave 3 – Spoon and Rafter

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Confesso che non avevo mai sentito parlare di questi Mojave 3, gruppo inglese ormai giunto alla quarta release ufficiale su 4AD e autore di un pacato ed intimo folk rock con sporadiche virate progressive e psichedeliche, soprattutto per l’uso di sintetizzatori e moog . “Spoon and Rafters” si presenta con una bellissima confezione cartonata in simil-rilievo dai toni vivacissimi ma al contempo malinconici. La musica in esso contenuta rispecchia le suggestioni floreali e pastorali presenti in copertina, e tende ad avvolgere l’ascoltatore con un sound gentile e delicato trasportandolo tra incantati pianoforti ben equilibrati, dilatati mid tempos, e una chitarra che strizza talvolta l’occhio a sonorità maggiormente contemporanee. L’opera gode di una ottimo senso di varietà grazie ai frequenti innesti di strumenti come banjo, glockenspiel, slide guitars e i già citati sintetizzatori, questi ultimi usati comunque con estrema parsimonia ed intelligenza. Gli oltre nove minuti di “Bluebird of happiness” inaugurano l’ascolto con atmosfere autunnali che lasciano spazio a confronti con i Beatles post psichedelici e i Pink Floyd di “Wish you were here”, mentre i fantasmi di Neil Young e Nick Drake affiorano nelle più essenziali, ma non meno emozionanti, “Hard to miss you”, “Too many mornings” e “Between the bars” . Discorso a parte merita la fantastica “Battle of the broken hearts”, sei minuti di estasianti atmosfere in bilico tra beat ed esotismo psichedelico. Più in linea con certo alternative rock contemporaneo di chiara estrazione inglese risultano invece “Bill Oddity” e “Writing to St. Peter”.
Il sound, che si mantiene piacevolmente pulito e caldo per tutta la durata dell’opera, gode delle ottime ed efficaci interpretazioni vocali di Neal Halstead, il quale va a ricoprire il ruolo in passato affidato alla bassista Rachel Goswell, su questo disco impegnata soltanto in qualche background vocals. Solida e puntuale la sezione ritmica.
“Spoon and Rafters”, con la sua miscela di affascinante gusto retrò e sottile modernismo, non mancherà di soddisfare le folte schiere di nostalgici presenti nel nostro paese e chiunque sia in cerca di passionali momenti musicali. Fateli vostri a scatola chiusa.