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Quello dei Rex Devon con The Family Pusher Inc. è il quinto ed ultimo split cd dello Split Project della Loudblast, una coraggiosa ed importante iniziativa portata avanti con continuità ed intelligenza dall’etichetta di Treviso, che ha dato spazio a 10 gruppi italiani animati da buone idee e grandi speranze. Sono i Rex Devon, il cui nome di origini egiziane richiama la razza felina, ad aprire il lavoro con quattro pezzi solidi ed intensi costruiti sull’intreccio tra rabbia e melodia. La loro musica porta alla mente nomi illustri di band come Tool, Faith No More e 36 Crazyfists ma affrontano la materia con personalità, forti di un sound potente e aggressivo la cui spina dorsale è costituita da una buona sezione ritmica, nella quale spiccano delle ottime linee di basso, e da efficaci riff di chitarra. “Prey” e “Last Letter” aprono le danze con una buona dose di cattiveria e mostrano di che pasta sono fatti questi Rex Devon ma i pezzi migliori sono sicuramente “EbCaW [Equilibrium between Chaos and Will]”, canzone davvero travolgente con un gran ritornello, e “Routine”, quarto ed ultimo brano che conclude la loro parte su questo split. Sentiremo parlare molto di questo gruppo che, con all’attivo concerti di spalla a band come Extrema, Sadist e Magazzini della Comunicazione, sembra pronto a fare il grande salto e far uscire un full-lenght.
La seconda parte del disco è occupata dai Family Pusher Inc., band attiva dal 1998 con questa formazione che propone una serie di brani tipicamente anni ’90 influenzati principalmente da hard rock, funk, stoner e grunge tutto condito con un buon pizzico di melodia. I nomi che vengono immediatamente alla mente mentre si ascoltano i sei pezzi registrati per questo cd sono Soundgarden e Kyuss (con le debite proporzioni, è chiaro). I FPI non sfigurano rispetto ai Rex Devon, che sono la vera sorpresa di questo lavoro, ma il loro sound non è originalissimo: le idee non mancano, questo è certo, ma i sei brani non sono molto incisivi. Comunque, la loro è una musica che merita sicuramente più di un ascolto proprio perché non è immediata e ha bisogno di essere capita.
