Zero Lab Station – Demos Cratia

Acquista: Data di Uscita: Etichetta: Sito: Voto:

ZLS : Quattro ragazzi napoletani che si ritrovano nel 2002 con l’intenzione di spaccare “pali e traverse”! Dio mio che caciara! Realizzato in soli tre giorni di sala e missaggio questo ep è il perfetto connubio di musica e attivismo. Qui non c’è tempo per le canzonette e le ballate. Un concentrato di crossover e metal a cui certo non mancano i richiami politici e la denuncia sociale. Il primo episodio illuminante di questo demo spicca sicuramente nella traccia d’apertura “Santo Subito”, dove sul ritornello ci si immagina per un istante un Berlusconi con l’aureola. Eh sì, raccapricciante ritratto! Faccenda interessante anche i ventisei secondi di percussioni in “May-Day” che chiarificano ancora di più lo scenario “militante” in cui si intersecano i quattro componenti. Il momento più melodico lo si incontra sicuramente in “Stato Di Cose” con un’intro particolarmente grunge e in aggiunta un non so che di “Marlene”. Eppure c’è qualcosa che non va! Ok che non a tutti è dato cogliere il significato dei testi (su otto tracce la metà sono in inglese, o almeno così sembra!) ma è un vero peccato non riuscire ad afferrare neanche il senso di quelli in italiano in maniera chiara e completa. La voce in tutto questo non aiuta particolarmente e forse in alcuni casi risulta anche un po’ noiosa e forzata in malo modo. Ma poco male! Per alcuni potrebbe anche risultare superfluo, specialmente quando si arriva a fare i conti con la batteria (Lino Barbiero), di una potenza e di una violenza ciclopica, dinamica e fulminea in ogni brano tanto da far sorgere il sospetto che si tratti di uno strano individuo a quattro braccia! Tutto sommato un lavoro apprezzabile dagli amanti del genere. Un album che colpisce e sconquassa durante tutto il suo ascolto. Quattro musicisti con energia e combattività da vendere. Speriamo presto!