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Prodotto da Wallace insieme all’ormai famoso Fabio “Re Mida” Magistrali, Greatest Hits è il cantico del marciapiede di cinque ragazzi veronesi. Un disco quantomeno sudato quello degli Hell Demonio, trovare altre definizioni per questo lavoro equivarrebbe a snaturare l’origine stessa di questi sette greatest hits collocata in un impreciso punto a cavallo tra Stooges e Fugazi dove nel mezzo navigano citazioni all’hardcore, allo screamo e al post punk, Refused e Rye Coalition nello stesso calderone temporale a far a botte con gli Hellacopter e con un rock talmente marcio che a confronto un’ubriacatura di Jack Daniel’s è roba per dilettanti. Riuscire a tenere insieme tutto questo è un segreto che conoscono solo gli Hell Demonio e qui ci si chiede ancora come, nel 2005, si possa sfornare un disco così maledettamente e perfettamente grezzo. Dai primi due minuti (che poi è la media di ogni pezzo) di Metal Maximixer si assiste alla messa al macero di ogni stilema convenzionale del rock’n roll, cosa che se all’estero aveva i suoi bei rappresentanti nei nomi di Rituals e Hellacopters, in Italia è quasi una ventata di fresca novità. Da ascoltare e riascoltare, soprattutto per una Darwin And Me che fa le scarpe ad ogni wannabe post punker in giro e una Ass Of Babes, vale a dire quando Converge incontra Iggy Pop.