The Child Of A Creek – Once Upon A Time The Light Through The Trees

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Un suono d’altri tempi, folk fine anni ’60 inizio ’70: questa la prima indicazione stilistica che emerge dall’ ascolto di “Once Upon a time the light through the trees” di The Child Of a Creek, giovane folk singer italiano, qui al suo primo lavoro, interamente autoprodotto. Nelle 6 folk songs che vanno a comporre il cd, l’artista si occupa dunque di tutto, dal canto alle performances sugli strumenti, che spaziano dalla canonica chitarra acustica, a fini interventi di organo, che talvolta omaggiano nel suono ed intenzioni, il glorioso Farfisa protagonista tra l’altro di molti dei lavori degli anni 60. Si ascolti a tal proposito la bucolica “Yellow Tea For My girl” o il breve intervento nel bel mezzo della più sostenuta “The secrets of Silverwoods”, episodi che mettono in mostra una scrittura fine e ricercata su strutture semplici e piacevolmente fragili. Qua e là spunta una armonica o un flauto, molte slide guitars a colorare sullo sfondo, mentre il tessuto ritmico si limita spesso a leggeri tocchi percussivi che scandiscono il ritmo. Le atmosfere sono molto rilassate, sognanti, sospese, talvolta quasi ieratiche, ma in tutto emerge l’enfatico cantato di The Child Of A Creek, il quale fa un sapiente uso del vibrato e del controcanto, senza risultare eccessivo nei risultati. Ho notato in questo alcuni punti in comune con lo stile di Tim Buckley, influenza che torna anche in molte delle soluzioni stilistiche di alcuni brani del cd. Menzione particolare per la conclusiva e leggermente jazzata “Songs for domestics”, a mio avviso la migliore dell’intero lavoro, forte di alcuni interventi azzeccati al piano elettrico in pieno John Martyn Style, in aggiunta al solito Farfisa e a bellissime chitarre acustiche armonizzate che indovinano interessanti temi portanti. Un ottimo esordio.

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