merci Miss Monroe – Some Minor Crimes

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Giovani musicisti crescono. E crescono bene. ‘Some Minor Crimes’ infatti è l’anagrammatica opera seconda del gruppo lombardo e dal primo disco omonimo di tre anni fa le cose sono cambiate: se in ‘mMM’ c’era già quel certo nonsoché che riusciva a interessare e conquistare (canzoni come le pop-anthem Damndamndamn e So goofy o le ballad Glued e Gentlemen prefer blondes lo dimostravano pienamente), il tutto però era un po’ viziato da alti e bassi qualitativi. Qui invece la storia è assai diversa: i pezzi scivolano via che è un piacere, l’album è compatto e coeso. E soprattutto divertente. Sì, perché questi ragazzi sanno miscelare quella specie di indie-rock-fighetto-ma-non-troppo-che- piace-tanto-ai-giovani con atmosfere e melodie pop di raffinata bellezza. Ed infatti riescono a conquistarmi da subito: Gangs of blondes e i pezzi seguenti (Soap opera è da sottolineare con quella chicca di autocitazionismo nel testo) sono tutti un fremito e uno sbrilluccicare di oooooh e aaaaah, frizzanti al punto da farti alzare dalla sedia immediatamente. E subito dopo nemmeno si riesce a rifiatare. E meno male allora che ci sono le intime ballate.
Fino al trittico Girls in Krakow (fantastica), Loser afraid (signori che canzone!) e The night of the year (come saper utilizzare gli ottoni nel migliore dei modi) i merci Miss Monroe sono praticamente perfetti. Dopo capiscono che possono permettersi di amministrare il risultato raggiunto e si prosegue con una serie di pezzi carini ma non totalmente brillanti come i precedenti, se si eccettua per l’altamente intrigante strofa di LL e la conclusiva At the dawn rendezvous.
Assolutamente credibili nella loro poetica da loser slacker passionali di periferia con tanta voglia di ballare e di guardare oltremanica (se non oltreoceano) tradotta nel modo migliore e con stile in parole e musica. Assolutamente da ascoltare. Assolutamente da vedere dal vivo, almeno per una volta.