Rocklab: Partiamo da una piccola presentazione: la tua esperienza come musicista non inizia certamente con il progetto Tarick1, sei stato membro dei Numero 6 e ancora prima dei Laghisecchi, come è nata questa avventura musicale?
Tarick: L’avventura musicale di Tarick1 nasce nell’estate del 1999 in una pausa tra la realizzazione del secondo album dei Laghisecchi e la nascita dei Numero6, non provando per qualche mese con la band mi sono portato tutte le tastiere a casa. Di notte quando tornavo dal lavoro di barman in un locale del mio paese (Arenzano) cominciavo a far prendere forma a questi brani che ora trovate sul cd nella loro forma definitiva. Da li ho cominciato a capire di poter scrivere pezzi autonomamente senza altri coautori, infatti ora ho già pronti due nuovi album, in 8 anni non ho scritto certo solo i 12 pezzi del disco!
R: Quanto la tua esperienza come dj di uno dei locali più frequentati di Genova ha influito sulla tua musica?
T: Ha certamente ampliato la tavolozza dei colori a mia disposizione nella creazione dei pezzi,
mi permette anche di provare i pezzi ballabili su uno dei pubblici più eterogenei della nostra città e questo non è poco…
R: Spostandoci verso il disco: si è fatto attendere parecchio questo “dischetto rosso”, cosa puoi dirci della sua gestazione?
T: Ci ho messo quasi 8 anni perchè oltre al fatto che suonavo con un’altra band anche perchè
ho stentato un casino a trovare un’etichetta che capisse quello che stavo tentando di fare…
R: Le canzoni del disco non sono semplicemente house o elettroniche: cosa puoi dirci delle loro costruzioni?
T: La costruzione delle canzoni avviene partendo da un’idea musicale anche minima che poi tento di espandere in varie direzioni partendo dal mio gusto e da una certa mia idea di orecchiabilità e ballabilità. Non uso mai campioni presi da altri dischi (cosa che aborro particolarmente). Lavoro principalmente con le tastiere e la batteria elettronica.
R: Ho già assistito a un buon numero di tuoi concerti, nei quali più che semplice elettronica si ha a che fare con della vera e propria musica suonata, come nasce la dimensione live di Tarick1? Sono anche molto incuriosito dall’aver saputo che hai preparato anche delle esibizioni acustiche, come funzionano?
T: Ho iniziato a suonare live più o meno nel 2000, sul palco inizialmente ero solo, successivamente si sono aggiunti anche gli altri, dapprima Pietro Bosio al basso e Stefano Piccardo alle percussioni, poi Giorgios Avgerinos alle percussioni, e Clara Grignaschi alle tastiere. Il concetto che voglio portare avanti è quello pero’ di una struttura libera che non tenga legati i musicisti al loro loro ruolo, il tutto è all’insegna del free form partendo dal concetto che se sul palco i musicisti si stanno divertendo si divertirà anche il pubblico.
La versione acustica è stata un bellissimo unicum che non credo si ripeterà nuovamente, è una cosa che ho fatto perchè si trattava di suonare un po’ a sorpresa davanti ad un pubblico transgenerazionale come quello di ”EFFETTO NOTTE” (frequentatissima e interessante rassegna di cinema d’autore che si svolge tutti i giovedì a Genova nda) che magari non avrebbe capito più di tanto il mio solito live show .
R: Sei da tantissimo tempo, non solo come musicista, un personaggio molto attivo nell’ambiente musicale genovese. Cosa ne pensi dell’attuale situazione in città?
T: Credo che la situazione in città sia migliorata nettamente negli ultimi anni sia come locali che come band che si esibiscono in essi, credo che la gente dal mercoledì al sabato abbia solo che l’imbarazzo della scelta a genova, anche se purtoppo non fa altro che mugugnare come al solito (non sarebbero genovesi….). Per le band il miglioramento è stato netto anche grazie a lodevoli iniziative come Greenfog records, Metrodora, Disorder Drama…
C’è sempre ancora troppa gente che suona e pochi che ascoltano, scoprire al venerdì sera che intere band genovesi non hanno ancora la tessera arci a marzo o non sono mai stati al Buridda al Giovedì mi fa venire l’orticaria…
R: Per finire quali saranno i prossimi passi di Tarick1?
T: Il 25 marzo alle 17 presento il disco al forum fnac, poi spero di suonare il più possibile in giro per l’Italia quest’estate, inoltre credo di riuscire a realizzare già per l’autunno prossimo la seconda parte del disco: ”Il dischetto bianco di Tarick1”. Poi veramente credo di non fare più dischi, di aprire un bel sito di free download e di uploadarlo direttamente da casa.