Ross Bolleter – Secret Sandhills & Satellites (Pieces For Ruined Pianos And Pianos On The Edge Of Ruins)

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Ross Bolleter è un musicista abbastanza anomalo, qualcuno potrebbe considerarlo un pazzo. Egli basa la sua attività artistica sulla ricerca dei “ruined pianos”, ossia quei pianoforti lasciati alle intemperie, sia in luoghi chiusi che all’aperto. Con un’incredibile sensibilità poetica Bolleter cerca di ridare vita a questi strumenti mezzi distrutti e abbandonati, suonandoli, registrandosi e unendo poi queste note in vere e proprie composizioni.
Bisogna ammettere che alcuni dei suoni di questi strumenti risultano fenomenali, avvolgenti e allo stesso tempo spigolosi nella loro essenza martoriata dagli eventi e dall’incuria, come le note squittenti che caratterizzano la bellissima “And then i saw the wind”. L’unico problema del lavoro di Bolleter sta nell’eccessivo carattere avanguardistico delle trame sonore che questo musicista costruisce, nonostante la loro bellezza legata a una incredibile capacità di sperimentare nell’edificazione delle armonie ammetto che sarei molto curioso di sentire una semplice canzone melodica colorata però dalle tinte oscure dei suoni prodotti dai ruined pianos.
Questo disco è uno dei tanti esempi che Bolleter dà al pubblico della sua romantica opera di rivalutazione, un ascolto sicuramente ostico, ma che permette di conoscere un artista affascinante nella sua poetica missione oltre ad offrire la possibilità di ascoltare parecchi spunti musicali interessanti e innovativi e composizioni capaci di rapire completamente l’attenzione dell’ascoltatore grazie alla spontaneità dell’improvvisazione.