Intervista a Ladytron: Ladytron: il fascino discreto dei righeira

  • Ho avuto il piacere di parlare con Daniel Hunt, fondatore insieme a Helen Marnie, dei Ladytron.
    Un ragazzo molto semplice e innamorato della sua musica, quasi incredulo del successo che ultimamente e meritatamente il suo gruppo sta ottenendo. Ecco il risultato di quattro chiacchere scambiate in pizzeria poco prima della loro esibizione al Circolo degli Artisti a Roma il 24 marzo scorso.

    G: Tanto per iniziare benvenuto in Italia. E’ la ‘prima volta’ dei Ladytron nel nostro paese?

  • Beh, a dirla tutta siamo già passati dall’Italia per alcuni dj set..ma in realtà no, non abbiamo mai tenuto dei veri e propri live qui da voi. Non so perché, ma ieri sera quello di Bologna è stato il nostro primo show italiano ed è stato entusiasmante. Il locale era pieno e il pubblico calorosissimo..
  • G: Parlaci dell’esperienza dei Ladytron come spalla ai Nine Inch Nails. Ho letto di recente che è stato Trent Reznor in persona a volervi, ci spieghi come è andata?
  • E’ stata principalmente una questione di coincidenze fortunate. Non aprivamo concerti per altre band dai tempi del primo album, nel 2001, perché non c’erano tanti gruppi in linea con la nostra musica e per noi non aveva molto senso suonare come supporter. Lo avremmo fatto – e lo faremmo tuttora- soltanto per pochissimi gruppi : i Nine Inch Nails sono fra questi. E’ una possibilità arrivata del tutto per caso mentre avevamo già programmato la nostra tournèè europea, perciò ci siamo trovati a dover doppiare alcune date (fra cui quella a Milano)…ed è un’esperienza davvero fantastica. Non avremmo potuto chiedere di meglio.
  • G: Per la gioia dei fans….che tipo è Trent Reznor?
  • E’ una persona molto simpatica ed estremamente pacata. E’ abbastanza chiuso ma molto genuino e disponibile. In queste ultime due settimane lo abbiamo conosciuto meglio. Il primo show con i Nine Inch Nails è stato quello a Manchester e ricordo che è stato il primo della band che ho conosciuto. Stavo camminando e lui veniva dalla direzione opposta verso di me per salutarmi. Io ero basito.E’ strano, quasi surreale. Ascolto i NIN dal 1991 e ora sono qui ad aprire per loro…non posso nemmeno definirlo un sogno diventato realtà perché davvero non me lo sarei mai aspettato…è impensabile come certe cose possano succedere.
  • G: C’è in programma qualche collaborazione con i NIN in futuro?
  • Si, stiamo già lavorando a dei remix di alcune loro canzoni.
  • G: Daniel, ho letto che vivi fra Liverpool e Milano. Puoi darci un giudizio sulla scena elettronica italiana? O, più in generale, c’è qualche gruppo che apprezzi in particolar modo?
  • Stimo parecchio i Reverse Engineering ( il gruppo che suonerà prima dei Ladytron al Circolo degli Artisti n.d.r) che sono conosciuti e apprezzati in Inghilterra, e mi piacciono moltissimo i Jennifer Gentle. Ma la mia passione è la musica italiana di 15-20 anni fa : i Krisma e i Righeira ad esempio…questi ultimi verranno a vederci domani sera…E’ buffo perché in questo tour, Alessandro Cortini (NIN) ha suonato le tastiere durante un paio di nostri concerti, stavamo parlando prima degli show e lui è veramente ossessionato dai Righeira a punto tale che ha voluto che venissero a vederci a Milano, addirittura vuole che realizziamo una cover di Vamos a la playa…
  • G: Parliamo un po’ di Witching hour (In Italia distribuito da Sleeping Star). Mi sembra che questo disco porti alla luce il vostro lato più scuro e cupo. Mi sbaglio?
  • In realtà io penso che sia un disco più emozionale rispetto ai due precedenti. Si, è sicuramente più oscuro ma non per questo necessariamente triste. Sai, ci sono moltissime canzoni tristi che mi rendono davvero felice – anzi generalmente queste mi soddisfano di più di canzoni con un mood positivo. Non so, ma io riesco comunque a percepire dell’ottimismo anche nella tristezza. Witching Hour non è cupo ma è denso, densissimo di emozioni. Guardandolo nel complesso è come se la linea dell’emotività crescesse di canzone in canzone. Ad essere sincero i momenti dell’album che apprezzo di più sono “Softpower” “Internazional dateline” e “Last one standing”.
  • G: Che musica ascoltano i Ladytron in questo periodo?
  • Hhhm…fammi pensare a cosa ho nell’Ipod in questo momento…Beh forse quello che sto ascoltando di più ultimamente è un artista che mi ha fatto conoscere Alessandro Cortini. Si chiama Dan Deacon(mi segnala anche il suo sito dandeacon.com, n.d.r). E’ un ragazzo molto stravagante e fa musica assolutamente fuori dagli schemi,ascoltare per credere! Poi principalmente sto ascoltando le demo del nostro nuovo album in questi giorni…
  • G: Ecco a proposito. Parliamo del nuovo disco…
  • Cominceremo a registrare quest’estate, quindi penso il disco uscirà entro gennaio 2008. Non vogliamo aspettare ancora troppo tempo. Ormai sono passati già due anni dall’uscita di Witching hour.
  • G: Molti guardano alla vostra musica come a un qualcosa di direttamente collegato al synthpop anni ’80 e a gruppi come Depeche mode, Human League, Yazoo e simili. Cosa pensi di quel periodo e cosa vi rende diversi?
  • Beh ovviamente sono dei punti di riferimento costanti per noi. E’ proprio grazie a loro che è nata la nostra musica. Insomma si tratta di realtà da cui non si può prescindere, se suoni musica come la nostra. Io amo i Depeche Mode, sono il mio gruppo preferito e per me hanno lo stesso valore epocale dei Beatles. Ma ciò che non vogliamo assolutamente fare è ricreare quell’atmosfera. Vogliamo spingerci oltre e questo credo si colga bene ascoltando Witching hour. Sono estremamente convinto che il pubblico di oggi riesca a capire e ad entrare nella musica molto più di quanto non facesse negli anni ’80.
  • G: Cosa ne pensi della cosiddetta ‘new new wave’ ( Interpol, Editors, Lcd Soundsystem) e del revival che si sta creando grazie a queste band?
  • Abbiamo suonato diverse volte con gli Lcd Soundsystem e li stimo molto. Ma la mia vera passione sono gli Interpol: siamo amici abbiamo suonato spesso insieme e per me sono una delle rivelazioni più importanti degli ultimi anni. Quando sono venuti alla ribalta gli Editors in loro ho rivisto troppo del sound degli Interpol e forse è per questo che non sono riuscito ad “affezionarmici” li considero troppo simili. Questo ad un primo impatto. Ora sto cominciando ad ascoltarli in una maniera diversa e a trovare anche dei tratti di profonda originalità in loro.
  • G: Prima di salutarci. E’ confermata la data del 14 aprile a Grosseto? Di cosa si tratterà?
  • Purtroppo è stata cancellata, avrebbe dovuto essere un dj set.